Drammaturgia degli invissuti di Giuseppe Cristaldi e Oliviero Malaspina

Certi libri colpiscono fin dal titolo. Drammaturgia degli invissuti di Giuseppe Cristaldi e Oliviero Malaspina è indubbiamente uno di questi. Pubblicato a settembre 2019 da Fallone Editore è un libro che non ti aspetti, un po’ come il titolo. Gli autori sono nomi interessanti del panorama artistico e musicale. Oliviero Malaspina, infatti, è un noto cantautore e poeta, che venne scelto da Fabrizio De André come suo collaboratore negli ultimi anni della sua vita. Giuseppe Cristaldi è uno scrittore che ha pubblicato libri di vari generi e scritto con Cristiano De Andrè la sua autobiografia. Insieme sono come non ti aspetti che siano, oggi, gli scrittori. Originali, profondi e raffinati. Brutalmente ancorati alla realtà e alle sue mille storture e nel contempo capaci di librarsi in volo, verso uno scrivere poetico e alto di sentimenti, pensieri e parole.

Sul piano del contenuto Drammaturgia degli invissuti è un susseguirsi di storie, ambientate tra nord e sud Italia, che raccontano di persone marginali e vinte, ma che sono una forza viva e luminosa al confronto di un’umanità che diventa sempre più superficiale e sempre meno umana.
Cristaldi e Malaspina, alternando poesia e prosa, scavano nelle vicende e negli stati emotivi di malati terminali, di drogati, anziani soli, prostitute redentrici, suicidi, operai costretti drammaticamente a scegliere tra salute e lavoro. Raccontano di imprenditori obbligati a chiudere bottega dai meccanismi distorti di un’economia divoratrice, di donne ferite e capaci di ferire a morte, di un potere che logora e abbruttisce e che schiaccia ogni sussulto di giustizia e di lotta.
Lo definirei un libro che non lascia tregua, procedendo di storia in storia e di sofferenza in sofferenza. Storie e sofferenze che ti sembra di vivere in prima persona, tanto è efficace la penna degli scrittori.

Le pagine di Drammaturgia degli invissuti non sono tante e si leggono d’un fiato, sebbene siano dense e di grande spessore letterario. Non è strano che dopo averlo chiuso si senta il bisogno di rileggere un passo o una storia, magari per approfondire un pensiero, un personaggio o rivivere la forza di un sentimento.
Questo libro te lo porti dentro per giorni, come un pungolo emotivo e mentale e oggigiorno non è poco. Pertanto lo consiglio a tutti gli appassionati di buone letture.