Due calzini blu
- Autore: Matteo Abbate
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Ci sono Cantastorie e ci sono Scrivistorie. Lo scrivistorie per eccellenza è Matteo Abbate, un siciliano che gira la sua terra, narrando le sue straordinarie favole, coinvolgendo ed affascinando egregiamente il pubblico per lo più composto da bambini. La sua ultima raccolta di fiabe si intitola “Due calzini blu” (Euno Edizioni, 2016), illustrate egregiamente da Daniela Costa:
“Sei racconti. Sei straordinarie fiabe, per ritrovarsi in fantastici luoghi dove vivono Gianni Il Pilota e il suo Incubo Arnoldo, Pina biondina e la Felicità, Giusi la ragnetta d’argento e due strani Calzini color Blu parlanti!”.
La prima storia è quella di Gianni il pilota e l’incubo Arnoldo: Gianni è sempre in volo con il suo aereo giallo a strisce blu, ma ha un incubo che lo perseguita di continuo Arnoldo, la sua ombra, il suo alter ego. Di fatto Gianni scappa da casa sua, scappa da un foglio bianco sotterrato e disotterrato dopo trent’anni e Arnoldo gli ricorda ogni attimo della sua vita di ritornare a casa e di completare il suo racconto
“esiste ancora oggi, tra i terrestri, chi racconta di avere incontrato Gianni Il Pilota e la sua bella Novità. Qualcuno narra che non trovarono mai casa. Qualcun altro che ne trovarono tre, ma non si sa dove. Qualcun altro dice che Gianni riuscì a concludere tutti i racconti, e non volò mai più”.
La gara delle carezze, la seconda storia, ci narra di Paolino che stanco di un mondo sempre in guerra organizza il torneo “CAREZZE A TUTTO SPIANO”, dove in palio c’è lui stesso che si offre come schiavo a chi vincerà. E a vincere è Rodolfo, il capo dei guerrafondai che indossa sempre una divisa militare perché la sua carezza è la più soave, la più dolce, la più tenera insomma è la carezza perfetta.
Pina biondina e la felicità è la storia di una donna fragile e minuta che costruisce una meravigliosa astronave che si chiama FELICITÀ e la costruisce in un luogo brutto e malsano, un acquitrino, ad aiutarla Gabriele, poco convinto della cosa. Quando tutto è pronto Pina si arrampica fino alla cabina di comando per partire e da sotto Gabriele le urla
«Così in fretta? Mi lasci solo, così, Pinaaa!!! Vengo con te!!!» «Non puoi!!! Gabriele. Non puoiii» gli urla Pina, prima di chiudere il portello. «Hai visto come si fa, no? Adesso tocca a te costruire la tua FELICITÀ. Magari chiamala, che so, chiamala LIBERTÀ, così non ci confondiamo!!! Allontanati, sto per lanciarmi, ci rivediamo nello spaziooo!!» e richiude il portello.
La quarta storia è Breve viaggio di una vecchia cabina che desidera trasformarsi in un un moderno cellulare. Dio esaudisce il desiderio e premia la cabina che ha sempre svolto il proprio compito con discrezione e professionalità, senza mai guastarsi, e la trasforma in un stupendo cellulare, super accessoriato, dopo una serie di disavventure però Dio ritrasforma la ex cabina nella vecchia cabina di prima, al centro del parco al centro della città.
Giusy la ragnetta d’argento che vive tra i riflessi d’argento e fabbrica ragnatele d’argento è l’unica che può salvare la casa di zia Mirella dall’Orco Usuraio che sconfitto abbandona il suo cappotto lungo e nero si veste con un paio di jeans blu e una canottiera bianca noleggia una barca a remi, e scompare al largo, inseguito da una dispettosa nuvola di nebbia.
L’ultima fiaba che dà il titolo alla raccolta “Due calzini blu” è la favola appunto di due calzini blu che appartengono a nonno Nino e che hanno una caratteristica straordinaria, parlano. Un giorno nonno Nino decide di spedirli a Vito Boh, via dei Tal dei Tali, città dei Tal dei Tali, che li trasforma in due simpatiche marionette. I due calzini dopo aver divertito grandi e piccini si trasformano in una vela per la zattera di Alberto il Matto che girovaga per il mondo in tondo, soffermadosi soprattutto tra gli Stu. Gli Stu, che assomigliano tanto ai più noti Lillipuziani, raccontano
“che nel Paese degli Umani capita che un solo uomo possieda moltissimo e milioni di altri non possiedano nulla e muoiano di fame. Che ridere! O capita che gli Umani si trascinino con una scatoletta in mano e non se ne separino mai. E comunichino soltanto attraverso quella, anche a dieci centimetri di distanza. Digitando messaggi di ogni genere, anche intimi intimi intimi”.
Matteo Abbate, lo scrivistorie, ha una grande capacità quella di raccontare con leggiadria storie di fantasia che rappresentano la vita reale, dando vita a mondi surreali dove, grazie a Dio, il Bene vince sempre sul Male. Ogni sua singola storia ci invita a una riflessione su temi importanti dell’esistenza e ci sprona a far emergere ed esprimere il bene che c’è in ciascuno di noi.
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Il libro due calzini e’ bello