Elaborate forme di solitudine di Tony Laudadio

In una piccola stanza dell’ospedale Sacro Cuore c’è Andrea, un ragazzo di nemmeno diciott’anni che giace in coma vegetativo. Non dà più segni di vita ma viene, comunque, costantemente monitorato.
Con lui ha inizio Elaborate forme di solitudine (La nave di Teseo, 2024), il nuovo romanzo di Tony Laudadio, eclettico artista conosciuto sia per le capacità recitative sia per quelle letterarie. Ad Andrea, apparentemente inerme e privo di coscienza, l’autore dà invece voce e fa raccontare di tante persone legate a lui, ma anche fra loro. Sebbene Andrea ormai sia sempre accudito da premurose infermiere fra le quali spicca Angela, una ventiquattrenne che a lui riserva le cure più amorevoli, la persona a lui più vicina è Luana Costa, sua madre. Il padre non c’è più: è morto nella notte di Halloween per un grave evento di cui è stato vittima anche il giovane figlio.

L’ultima cosa che ricordo è che camminavo per strada con mio padre, facevamo una passeggiata quindi doveva essere una domenica o un giorno di festa qualsiasi. E poi? Non lo so. È successo qualcosa che mi ha ridotto così.

Luana, soprattutto nei primi mesi dopo l’accaduto, cerca qualche traccia di cambiamento, segni di speranza, anche i più flebili. Non riesce ad accettare un destino così ignobile per lei e soprattutto per il figlio.
La donna lavora in uno studio legale e si trova a conoscere, quale dirigente, giovani praticanti tra cui Gabriella. La vita di quest’ultima, così come quella di altri personaggi quali Gipo, vicino di casa di Luana e impiegato in uno studio di architettura, Clemente, settantenne vedovo e medico in pensione, Alessia , una ragazza tranquilla ma troppo estranea al mondo d’oggi quindi estremamente timida e Luca, estroverso ma forte soprattutto in virtù del rapporto con una fidanzata che tanti gli invidiano, costituiscono l’intreccio che dà origine alla trama del romanzo.

Cos’hanno di particolare i soggetti che popolano la narrazione?
Perché Gipo si attarda a osservare quel che accade nelle case altrui con fare un po’ voyeristico? Come mai Clemente rifugge la vita tra quelle quattro mura in cui, anni prima, era tranquillo e sereno; cosa teme Alessia allorché accetta semplicemente di prendere un aperitivo con un’amica; e perché Gabriella è così turbata da mettere a repentaglio anche la propria vita sentimentale?

Tony Laudadio costruisce una splendida storia con l’abilità di un fine tessitore: la vita di ogni singolo è, per un qualche disegno del destino, legata a quella di altri e tutti i fili dell’intreccio vanno a riunirsi, per un caso oltremodo fortuito, proprio in quella piccola stanza del Sacro Cuore.
Elemento sostanziale di Elaborate forme di solitudine è proprio la sensazione di isolamento che ogni essere umano, per cause talvolta imprevedibili e inimmaginabili, prova durante la propria vita.
Spesso nel percorso esistenziale che s’immagina lineare, all’improvviso appare un ostacolo o comunque qualcosa che cambia drasticamente la rotta prevista.
È ciò che avviene ai protagonisti del romanzo ma anche, certamente in modo diverso, a tanti lettori che potranno, attraverso le vicende, riflettere su come anche la propria vita sia mutata per fatti imprevedibili e su quanto, davanti a essi, ci si sia sentiti soli. Tanti sono i sentimenti che permeano il romanzo: il dolore, la paura, il desiderio di cambiamento, ma tutti hanno in comune la matrice di un passato con cui si deve fare i conti.
Spesso, però, ciò significa rapportarsi con eventi dolorosi, inaccettabili, impossibili da perdonare. Eppure, attorno a quel ragazzo inerme avviene tanto d’insperato: certi nodi si sciolgono e anche quanto sembrava dolorosamente incancellabile muta nel sentimento più raro e nobile: il perdono.

L’11 maggio, il compleanno di Andrea che il caso vuole sia anche quello di Tony Laudadio, molti nodi vengono al pettine e i più difficili da districare saranno affrontati da alcuni fra i protagonisti.
Come tante prove e ferite inferte dalla vita, anche questa sarà dolorosa ma lavata e purificata da un fiume di lacrime.

lanavediteseo

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Elaborate forme di solitudine è un romanzo magistralmente costruito e toccante: Tony Laudadio, forte delle esperienze di recitazione che spesso sono piccoli quadri di vita reale, è allo stesso tempo un abile scrittore e un fine e profondo narratore di vissuti complessi, a volte possibili, mai banali.