Come un chiodo nel muro
- Autore: Tony Laudadio
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2014
Giustino Salvato, avvocato penalista, è il protagonista del romanzo “Come un chiodo nel muro” di Tony Laudadio, già attore di successo e scrittore.
Nel nome e nel cognome del protagonista sta già buona parte della storia: Giustino viene da latino Justus che significa “Colui che è conforme alla legge e al diritto” mentre in Salvato sta un accenno della sorte riservata al protagonista che, nel giro di pochi giorni, vive un serie di esperienze drammatiche ma anche risolutive della propria vita.
La vicenda si dipana nel presente ma con tanti riferimenti al passato che si possono leggere nelle pagine dal titolo “Dialoghi con papà” che, ancor conservate nella casa di famiglia, Giustino aveva scritto negli anni di crescita manifestando dubbi e certezze di un adolescente, di un ragazzo che forse avrebbe voluto vedere le cose già chiare, più belle e scorrevoli come le pagine di un libro della letteratura da lui tanto apprezzata ma i cui studi non aveva proseguito preferendo ad essi Giurisprudenza.
Giustino, intelligente e tenace, diviene avvocato di successo. Ciò gli permette di avere una casa lussuosa, una vita agiata ma l’ambiente di lavoro lo mette a contatto con il Bene e il Male, con la rettitudine e la ricerca di giustizia da un lato e la delinquenza dall’altro. Il romanzo presenta alcune caratteristiche del noir metropolitano in cui la città e i vari luoghi non fanno solo da sfondo ma sono parte integrante dell’intera vicenda in cui rilievo hanno, come purtroppo in alcune realtà, la criminalità e il degrado umano. Per il resto la storia ha carattere psicologico: è una vera catarsi, come si vedrà verso il finale.
L’avvocato Salvato, cinquantenne giovanile ed energico, si presenta inizialmente ai lettori come un uomo irascibile che cerca di sfogare la propria rabbia attraverso corse mattutine o rifugiandosi in una stanza insonorizzata ove, rompendo tutto ciò che trova, dà sfogo alla propria ira. Ma cos’è che lo rende così inquieto, a tratti insopportabile, e che gli fa vedere tutto così nero? Non basta la presenza del padre, della sorella e del nipotino a dargli quella serenità che gli manca. Giustino vive in una città in cui la camorra è sovrana e ben poco si riesce a fare in difesa degli abitanti.
Nell’arco di una sola settimana all’avvocato penalista Salvato si presentano alcuni casi importanti che lo rimettono in contatto sia con il passato, sia con i temi più dolenti del proprio lavoro. Riappare anche l’amore di trent’anni prima, Giorgia, ora tra gli indagati per l’omicidio del marito, anche lui avvocato. Tra i due scocca nuovamente l’antica scintilla: appaiono attratti l’uno dall’altra anche se più liberi da quelle difficoltà che dà l’amore in giovinezza e, perciò, più sereni nel vivere il nuovo sentimento. Giustino comincia a ricusare il proprio compito e sceglie di affidare al suo miglior collaboratore i principali casi legislativi, spesso assai difficili. Dopo aver avuto ancora contatti con camorristi anche desiderosi di pentimento e aver rischiato la propria vita ad opera di alcuni uomini di un clan, Giustino capisce che quel mondo non gli va più, che deve aprire il proprio cuore e la propria anima a coloro che lo conoscono e, questa volta, rischiare molto, molto di più. Lui integerrimo, ostinato “come un chiodo nel muro”, coerente, forse fin troppo nel perseguire un ideale di giustizia, aveva, a sua volta, ceduto ed ora confessa le proprie colpe alla famiglia, a Giorgia ma soprattutto ai due colleghi che perseguono chi commette reato. Starà a loro scegliere la pena più consona o, forse, cercare una via di fuga. Il finale risulta una vera sorpresa che può venir letto, interpretato in modi differenti.
Il libro si rivela davvero di valore e val la pena leggerlo. Tocca temi profondi, come quello della giustizia, del rapporto che si ha con essa e di ciò che avviene all’interno dell’ambiente giudiziario che non è altro che un espandersi e un sommarsi del microcosmo fatto di pensieri e atti interiori che costituiscono la coscienza che ognuno ha in sé.
“Come un chiodo nel muro” è un romanzo avvincente ma anche profondamente umano che tanto fa riflettere.
Come un chiodo nel muro
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