Elementhal di Ludovica Fisco

Viland è un regno prospero e felice, anche se nel nostro mondo nessuno lo conosce. Perché l’arcipelago , con l’isola Castello Oscuro e i villaggi Onda Blu, Tizzone Ardente, Nuvola Eterea e Grande Roccia esiste solo nella fantasia di Ludovica Fisco, nella sua immaginazione e nelle pagine del suo libro, una favola, “Elementhal. I misteri del Regno di Viland”, pubblicato dalla casa editrice crotonese D’Ettoris (dicembre 2016, pp. 88, euro 7,90).
È un libricino grazioso, minuto, con una copertina accattivante disegnata da Liborio Daniele Festa. Somiglia tanto ai libri cartonati per l’infanzia: ci sono i caratteri grandi nelle pagine, con gli schizzi di Alessandra Fragomeli che illustrano qualche momento della narrazione e gli steli rampicanti disegnati in alto a destra nella prima pagina di ognuno dei capitoli brevi e filanti che scandiscono questo libro.

Eppure, sebbene il contenuto sia infantile, trattandosi dopotutto di una favola per bambini, non sembrano affatto immaturi il modo di raccontare, la padronanza della scrittura lo sviluppo narrativo. Tutto straordinario, considerato che l’autrice ha solo undici anni. Sì, undici anni.
Questo magari andava rivelato prima, ma volete mettere la sorpresa!
Il volume, che avvia una trilogia, inaugura una collana di libri per bambini scritti da bambini: “Fiabilandia”. Ludovica Fisco (nata a Roma il 26 maggio 2005, risiede a Crotone) è una bella ragazzina, sorrisetto non si sa se più timido o più sveglio, occhiali da vista grandi, un po’ alla Harry Potter. Ovviamente, conosce a fondo le avventure del maghetto britannico, ma non è quel mondo magico-gotico che possono essere accostate le vicende del Regno di Viland, semmai alla tradizione classica dei Grimm e di una letteratura fantastica per i piccoli nella quale i mostri non fanno paura e la paura non fa tremare.
Come ogni favolista che si rispetti, Ludovica racconta l’eterna lotta tra il bene e il male. Lo fa con una certa sicurezza di sé e dei suoi mezzi, forte delle letture e sedimentate nella sua fresca fantasia. Non c’è dubbio che nel cotesto della sua generazione di millennials nativi digitali questa J. K. Rowling di casa nostra abbia messo in cascina più libri qualsiasi coetaneo.
Bene male. Ci sono la strega buona, Petalo e il mago cattivo, il Signore Nero.
La prima è maestra, guru, sensei, tutor delle quattro protagoniste, giovanissime abitanti del Regno. Ciascuna è dotata di capacità sorprendenti, che l’incontro con Petalo trasformerà in autentici poteri. Di cui impareranno ad acquisire il controllo.
Atalanta è un’orfana che vive nel Brande Bosco, con il suo cavallo, l’inseparabile Eric. Alta e magra come un giunco, volto aggraziato, occhi e capelli neri, fin da piccolissima riesce a far levitare massi enormi, far flettere rami e far ramificare piante rampicanti.
Chris, occhi e chioma castani, ama il blu e ha il dono di deviare il corso delle acque, che non la bagnano, perfino lo tsunami più violento si arresta di fronte a lei. Il nome per esteso sarebbe Chrisantem, ma non ditelo a nessuno.
Benedette, la sua migliore amica, vive a Tizzone Ardente e gioca senza problemi col fuoco. Tre anni prima stava cadendo nel camino, ma le fiamme hanno formato una mano e l’hanno deposta sulla poltrona senza bruciarla.
Adette, capelli biondi e occhi azzurri, veste di bianco e sembra un angelo. Da sempre ha avuto strane esperienze di trasporto col vento e una volta che era molto arrabbiata aveva scatenato un tornado col pensiero.
La strega Petalo le convoca un giorno nel Bosco Felce-felice dove le quattro apprendono di essere sorelle e di avere ciascuna i poteri degli elementi (terra, acqua, fuoco e aria). Unendosi, li trasformerebbero in un’arma straordinaria, specie se usata a fin di bene.

Mostrandosi in tutto il suo splendore e profumo, Petalo si manifesta. Indossa un vestito coperto di foglie colorate, ha orecchie da elfo, capelli ricci e rossi, occhi celesti e profondi che sembrano raccontare mille favole.
Il racconto di un’altra fata, Lucciola, non è lungo ma esauriente, rivela che un grande pericolo minaccia il regno. Il Signore Nero vuole dare loro la caccia per rubare i poteri e non avere più ostacoli per realizzare ogni sua perversa e letale volontà.
Le quattro bambine vanno verso il loro audace destino, incontrando per via nuovi amici animali, ciascuno simbolo e messaggero di ognuna di loro: il cigno Odessa, il gabbiano Martino, la fenice rosso fuoco Felicia, mentre Eric guadagna due ali e diventa Pegaso.
Vanno a tentare di salvare il mondo, con l’aiuto di astronavi, macchine volanti e mezzi che riescono a creare usando le loro forze primordiali.
A quanto sembra, si annunciano tempi difficili per il Signore Nero, ma non sarà una passeggiata, nemmeno per loro…