Felici per sempre di Mario Furlan

È appena uscito in libreria “Felici per sempre”(Cairo, 2019) di Mario Furlan, primo docente universitario di Motivazione e crescita personale in Europa nonché fondatore dei City Angels, associazione ONLUS a carattere laico, multietnico e antirazzista di volontari che si prendono cura di persone bisognose senza fissa dimora come gli immigrati, i clochard e i tossicomani. Nell’occuparsi di molte persone in difficoltà ma anche nel venire a contatto con tanti fra coloro che seguono i suoi corsi come coach motivazionale, Furlan ha conosciuto una miriade di persone, alcune assai tristi, ma altre felici.

Conosco senzatetto che bevono e si drogano, e altri che invece sono sereni. Ma conosco anche milionari che bevono e si drogano, e altri che sono appagati. È la dimostrazione che non è ciò che abbiamo a renderci felici, ma ciò che siamo. Non dobbiamo nemmeno cadere nella trappola di essere sempre e comunque positivi e sorridenti, senza mai manifestare emozioni negative: non sarebbe naturale. E ne pagheremmo le conseguenze.

Il libro si apre trattando pienamente della felicità che, l’autore afferma, con espressioni ed esempi chiari, non sta al di fuori di noi, bensì proprio nella nostra parte più intima.

Pensiamo la felicità sia qualcosa che viene dall’esterno. Se sono ricco e famoso oppure in buona salute e attorniato da persone che mi amano allora sono felice. Ma tutte queste sono idee sbagliate perché partono dal presupposto che la felicità venga da ciò che abbiamo: soldi, salute, professione, persone vicine. Mentre la felicità è una faccenda interiore. Non deriva da ciò che la vita ci presenta ma da come noi ci presentiamo alla vita. Non dalle nostre conquiste economiche, ma dalla conquista più importante di tutte: quella della nostra mente.

Che cosa, secondo l’autore, ci rende tristi o felici? La nostra personalità, il nostro essere reattivi o proattivi. Reattivo è colui che agisce automaticamente a ciò che gli accade intorno, quindi positivamente o negativamente a seconda dei saliscendi della vita. Il proattivo invece riesce a controllare se stesso e le sue reazioni senza farsi dominare dagli eventi esterni. Ecco il modo con cui Mario Furlan si rivolge ai lettori:

Il nostro scopo nella vita non è azzerare i dolori. Non è possibile. Ma ridurlo il più possibile, accorciarne il tempo d’azione. E specularmente accentuare la felicità. E prolungarla il più possibile.

Tutto il saggio è un percorso tra sentimenti, punti di vista, sguardi sull’esistenza e sulle vite di persone famose e non. L’autore fa riferimento ad alcuni filosofi greci quali Epicuro, Socrate, Aristotele e riprende la stessa tematica con Schopenhauer, Nietzsche e molti altri personaggi illustri di tutti i tempi. Porta avanti la sua tesi in dodici capitoli ed un epilogo che contengono parole di saggezza miste a vero buonsenso. Esse appaiono, nell’insieme, quasi scontate, ma in realtà, almeno per chi scrive, non così facili da esser messe in atto.
L’autore è anche molto pratico: se qualcosa non ci si confà, se non ci è gradito, mai ci renderà felici: meglio lasciarlo perdere. Certo, questa è un’azione di coraggio perché a volte nella vita si segue il solito tran – tran, non si cambia rotta, non ci si distacca da ciò che non ci rende felici perché un mutamento potrebbe risultare faticoso. Di certo Furlan non intende creare delle vere “rotture” a livello lavorativo o familiare bensì consigliare a chi si ritrova in una routine poco piacevole alternative che diano comunque gratificazione. Mano a mano che si procede nella lettura, l’autore consolida il proprio pensiero che può esser riassunto nel titolo di uno dei capitoli del libro

La felicità dipende da te!

e ci guida in questo percorso emotivo – relazionale attraverso una vita non facile, una giungla come tanti la definiscono e che l’autore descrive come

un posto letale, ma bellissimo

Val la pena di lasciare che Mario Furlan sia, attraverso il suo libro, per una volta coach di chi scorre le pagine da lui scritte ma, per non considerarlo retorico e per imparare davvero qualcosa di importante per la vita, è consigliabile rileggere, anche solo nei momenti di pausa , questo saggio che non è assolutamente scontato ma va assimilato a piccole dosi per divenire un aiuto efficace.