Fer de lance di Rex Stout

Il giallo classico ha una grande fiducia nelle capacità deduttive del lettore, che gioca ad armi pari con il protagonista. È il segreto dei gialli di Conan Doyle, S.S. Van Dine e Rex Stout che debutta con Fer de lance nel 1934, introducendo il personaggio di Nero Wolfe e del suo simpatico assistente Archie Goodwin. Nero Wolfe è un enorme misantropo che ama la buona cucina e le orchidee e concede la sua amicizia solo ad Archie Goodwin, avventuroso e spericolato, il suo contraltare nonchè narratore in prima persona delle sue imprese.

La trama del romanzo, pubblicato nel 2011 da Beat con la traduzione di C. Vela, è semplice: un immigrato italiano, Carlo Maffei, viene trovato ucciso. Di lui si sa poco, ma quello che appare strano a Nero Wolfe è il fatto che sembra collegato a un altro omicidio, quello di Barstow, professore di college e rigorosamente WASP. Che cosa c’è in comune tra i due uomini? Lo scoprirà l’investigatore-regista, coadiuvato da Archie, la sua spalla, e attore della vicenda. I due hanno a che fare con un assassino non molto astuto, che si tradirà con il regalo a Nero Wolfe di un serpente velenosissimo... e da lì si scoprirà l’intrigo.

Fer de lance è un’opera prima e la trama è debole rispetto alle premesse, ma i personaggi principali sono delineati bene nella contrapposizione tra il maestoso investigatore e l’atletico Archie, molto più intelligente del compare di Sherlock Holmes Watson, tanto che probabilmente l’uno senza l’altro non potrebbero stare e non lo vorrebbero neppure.
Rex Stout fa un passo avanti rispetto a Conan Doyle: i criminali sono più ripugnanti, gli ambienti più realistici, la violenza (un pochino) più esplicita, ma d’altro canto siamo nell’America degli anni Trenta, una realtà più complessa rispetto all’Inghilterra vittoriana, anche se certe situazioni vengono ancora coperte da un briciolo di ipocrisia (il rapporto tra le etnie, i sentimenti familiari e, tema per lungo tempo tabù, la follia). L’autore apre la strada ai crimi violenti di Mickey Spillane e della scuola dei duri della generazione successiva. Ma dopo nessun investigatore è migliore del monumentale Nero Wolfe. Lettura consigliata a chi ama le atmosfere anni Trenta.