Fluo di Isabella Santacroce

Un libro d’amore? No. Di ricette? Nemmeno. Fantasy? No, questa è la pura realtà, anche se pura non è decisamente l’aggettivo più adatto…
Adolescenti in riviera: chi in cerca di sesso, chi di un po’ di sballo o magari solo un tiro, musica a palla, talmente assodante da non riuscire a udire nemmeno i propri pensieri.
Una spiaggia colma di coppie che si amano, anche se l’amore non sempre è il sentimento che prende il sopravvento. Libidine e caos si fondono e danno vita alla trasgressione di una notte con feste in case isolate, fumo d’ogni genere che s’innalza e rimane sospeso in aria, vizio e perdizione.
Le ragazze adolescenti vivranno questo mondo per un’infinita estate. Esperienze, nuovi esperimenti, tutto e ancor di più ruoterà attorno al diciottesimo compleanno di una ragazza in cerca di un qualcosa che, forse, non esiste o che si nasconde così bene che nemmeno lei sa dove poter cercare…

Isabella Santacroce ci narra, senza censure, una tipica estate adolescenziale. Chi cerca il pruriginoso, si astenga. Lei è senza freni, d’accordo, ma non mette sul piatto corpi di ragazzi per speculare su qualche particolare erotico. Racconta con minuzia di particolari e senza vergogna il mondo di tanti giovani e lo fa con classe. Sesso, droga e... disco. Ogni generazione ha la propria colonna sonora. Se non siete troppo impressionabili, vi tufferete in questo libro dai colori sgargianti e non ve ne pentirete.