Forgiati dalla spada
- Autore: Giovanni Melappioni
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
“Ademàr! Ademàr e San Girs”
il grido di guerra risuona dai petti dei cavalieri protetti da elmi, corazze, cotte di anelli di metallo, lanciati contro la sparuta schiera di villici che ha fa schermo al villaggio di Campvert. Lance e lame mietono i servi del Signore Ballian. Le virtù delle loro donne seguono la sorte degli uomini. Vittoria totale per Ademar, il sire del Leone, nella Francia settentrionale, anno domini 1106. Sangue e preda per il condottiero. Sono tempi spietati quelli narrati nel romanzo storico “Forgiati dalla spada” (pp. 335, euro 18,00), di Giovanni Melappioni, scrittore esperto in arti militari, pubblicato nel 2016 dalle edizioni bolognesi Meridiano Zero di Odoya.
Tempi di scontri, di morte, di sesso mercenario e violento, ma anche di passioni tenere e fedeli tra uomini e donne. Ademar di San Girs non riesce a dimenticare la concubina che gli ha dato uno dei figli di sangue che crescono insieme ai rampolli legittimi, nati dal matrimonio con Ildegaris. Rispetta la moglie, sebbene la donna non frequenti da tempo il suo letto. E lei si consola, in totale incognito, con un uomo che incontra nei suoi abituali pellegrinaggi al Circolo Sacro.
Tempi duri, nei quali anche i signori di provincia abitano torri fortificate che puzzano di sterco degli animali allevati nei cortili intorno e uno sguardo ai bambini, ossuti e senza salute come appaiono tanto i ricchi che i poveri, fa capire che la gran parte di loro non passerà l’inverno.
Però Guibert, l’illegittimo, sta venendo su più saldo e sano dei figli veri, con grande rabbia per Ildegaris, che non sopporta la simpatia evidente di Ademar per il bastardo. Anche se lo tratta con rudezza, è orgoglioso di quel ragazzo, generato dal suo unico indimenticato amore. Ha in mente di investirlo cavaliere, che significa destinare non poco per armarlo e lasciargli terre in eredità, mentre la moglie medita di ostacolare questo progetto, secondo lei insano.
Guibert è sobrio, leale, molto legato alla sorellastra Sigalsis, relegata dai genitori in un vicino convento. La va a trovare di nascosto, come fa spesso, e conosce Aalis, giovanissima novizia scozzese, castana, diafana, una bellezza, efelidi comprese. Gli sembra tanto diversa dalle servette e figlie di contadini che può avere quando vuole. Si innamorano, uno dell’altra.
In terra Franca si guerreggia tra Signori, i nobili si strappano possedimenti con la forza, In giostre cavalleresche, a volte non meno sanguinose, dei combattimenti veri si rappresentano scontri armati tra interi reparti. Ma eventi importanti si preparano: il normanno Bohemond, principe di Taranto e Signore di Antiochia – la città natale dell’evangelista Luca, dove Pietro avviò le sue predicazioni – sta raccogliendo un’armata per strappare Costantinopoli al greco Alexio.
È enciclopedica la conoscenza di Giovanni Melappioni dei costumi e delle armi del Medioevo. Ed è lunga come un dizionario la lista dei personaggi che affollano “Forgiati dalla spada”, questo romanzo epico, dall’andamento decisamente moderno. Lo scrittore marchigiano under 40 ha messo la sua competenza storica al servizio di un racconto ampio, che si articolerà in una saga. Questo volume si annuncia infatti come il primo di una trilogia, Il Giglio e il Grifone, ed è al tempo stesso il terzo della produzione narrativa di Giovanni Melappioni.
Tanti caratteri, femminili e maschili, tanti coprotagonisti, tante casate in lotta – Ballian de l’Azur scatenerà una vendetta e sarà l’inferno per tre Signori e rispettivi vassalli – ma su tutti emerge Guibert. La personalità del ragazzo è in formazione, i suoi saldi valori sembrano tanto attuali da risultare fuori tempo in un medioevo sanguinario e misogino, nel quale pure emergono figure femminili straordinarie. Ildegaris ordirà la rovina di tutti, Sigalsis è una maschiaccia, anche lei decisamente moderna in un contesto di donne costrette all’obbedienza e alla morigeratezza, ad uso e consumo dei maschi.
Guibert non trattiene lo sdegno davanti alla tortura di un uomo, che pure disprezza e questo gli costa uno schiaffo in pubblico di Ademar.
“Tuo padre, però, ti ama e crede in te”
gli dice il poderoso Bulcsu, combattente metà germano metà ungro, al servizio del Leone.
“La pietà alberga nel tuo cuore”
aggiunge Ethion, l’amico di sempre. E la pietà è merce più rara del coraggio, che non manca al giovane illegittimo del Leone.
Per una serie di vicende concatenate, Bulcsu ed Ethion, con altri, saranno insieme al ragazzo al centro di avventure e imprese in Oriente e in Francia.
Sono tre i primi attori da seguire: Guibert è il più giovane e di lui abbiamo detto, poi c’è Bertram, figlio cadetto di Stephane de Lonbranch, cavaliere del sire di San Girs. Un altro è Reinar, guerriero esperto, come dimostrano le tante ferite che gli deturpano il volto e la testa.
Crudeltà e valori si sprecano. Difficile stabilire se prevalgano virtù o vizi, ma certo ce n’è a profusione, delle une e degli altri. È una Chanson de Geste moderna, tante vicende, battaglie e amori condurranno i nostri eroi a conquistare onori e ricchezze, quanto meno armi e armature sottratte ai nemici. Diritto di bottino.
Tempi duri. Viene da pensare alla sorte che toccava alle ragazze, alla mercé della libidine di qualsiasi uomo. Poverine… almeno quelle virtuose tra loro, perché altre non sembrano darsene peso, a giudicare dal racconto del bravo scrittore di Civitanova.
Forgiati dalla Spada
Amazon.it: 6,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Forgiati dalla spada
Lascia il tuo commento