Gli ingranaggi. Prisma vol. 1 di Cinzia Catena

“Gli ingranaggi. Prisma volume I” di Cinzia Catena, edito dalla nuova casa editrice romana Chance Edizioni di Rossana Orsi e Andrea Stella, è il primo volume di una trilogia fantasy ambientato a cavallo di diversi mondi, in cui quattro ragazze vivono vite separate ma inspiegabilmente unite.

Emerald vive tra le ombre di una foresta che le fornisce tutto ciò che a lei serve per il suo sostentamento, e anche per il suo annientamento: ogni sera, al tramonto, strani esseri emergono dalle tenebre. Nausicaa ha trovato il suo porto sicuro in una baracca sulla spiaggia; non sa niente di se stessa, non ricorda nulla del suo passato, ma è inspiegabilmente attratta dalle onde e, nel suo specchio d’argento, vede cose che farebbero alzare più di un sopracciglio. Diamante è stanca della grigia vita cittadina; Diamante è stanca di qualsiasi cosa, in realtà: soffre di una spossatezza simile ad un sonno di morte, troppo profondo per non essere allarmante. SiNafay è orgogliosa di ciò che è: è una Guerriera, una studiosa, un’orfana con natali eccellenti, che sente la voce della Dea Ragno parlarle nella testa. Sarà proprio quella voce a dare il via ad un viaggio che porterà ognuna di loro quattro a scoprire origini che mai avrebbero immaginato, e a vedere la ragnatela d’oscurità che qualcuno ha intessuto sopra di loro.

È un viaggio onirico in cui niente è come sembra, e in cui la verità è una ragnatela in cui loro si muovono, inconsapevoli, senza rendersi conto di calcare un percorso già tracciato.
L’ineluttabilità di questa predestinazione è però labile e influenzata da diverse variabili, e saranno proprio queste variabili che sconvolgeranno i piani dei loro burattinai.
Il Prisma è la chiave di volta su cui si fonda tutto il loro legame: è un manufatto magico, una trappola, una prigione creata allo scopo di raggiungere fini di supremazia tra potenze sovrannaturali. Loro non sanno di farne parte finché questa trappola non viene sabotata.

Si dice che si impara a scrivere leggendo tanto e scrivendo tanto, e che si scrive di ciò che si conosce: limitatamente ai primi due aspetti è stato così anche per Cinzia Catena, che però prima d’oggi non si era mai cimentata nella stesura di un romanzo. Scriverlo per lei è stato un modo di testare la sua capacità di strutturare una storia partendo proprio dal terzo aspetto richiamato sopra, dallo scrivere di ciò che si conosce.
I romanzi fantasy di grandi autori come Terry Brooks, Licia Troisi, Tolkien, Pullman e tutti i grandi internazionali di genere, hanno sempre accompagnato Cinzia Catena in ore e ore di letture appassionate, sin dall’infanzia, hanno aiutato la sua mente a costruire un mondo immaginario che ha intessuto per i lettori di “Gli ingranaggi. Prisma vol. 1”. Il suo grande amore letterario, l’inimitabile Stephen King, le ha consentito di inserire un pizzico di noir e di dark a certe ambientazioni, e la sua suprema conoscenza della psiche umana le ha dato lo spunto per cercare di tratteggiare il meglio possibile le sue eroine dal punto di vista psicologico.
“Gli ingranaggi. Prisma vol. 1” è un’avventura intessuta di magia, in cui la volontà di essere liberi di costruirsi il proprio destino guida i passi di ognuno dei personaggi: nel bene e anche nel male.