I giorni più belli
- Autore: Giancarlo Melosi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2021
I giorni più belli (Newton Compton 2021) è il romanzo d’esordio di Giancarlo Melosi, scrittore nato nel 1951, che vive tra l’isola d’Elba e l’entroterra toscano.
“Il vento pungente di gennaio scarmigliava i lunghi capelli di Michael Di Segni facendoli sbattere come fruste sui lati del viso”.
Roma, Serraglio degli ebrei, gennaio 1520. Il giovane camminava a passo svelto, perché il tramonto arrivava presto in quelle giornate di gennaio. Tra non molto avrebbero chiuso la Giudecca e Di Segni doveva rientrare a ogni costo pena la prigione o altro. Però Michael era soddisfatto, essendo riuscito ad acquistare un grosso sacco di corteccia di salice bianco: una panacea per i dolori articolari e muscolari e per la gotta dei suoi clienti. A ventun anni era già riconosciuto come un valente speziale dentro e fuori dalla Giudecca. Come medicus era ricercato da nobili e cavalieri, ricchi e poveri, frati, vescovi e cardinali, e questa fama gli consentiva certi margini di libertà, anche quello di poter visitare i cristiani per curarli. Arrivato nella sua stanza di speziale, il medico aveva trovato ad attenderlo due uomini, uno sembrava un domestico, l’altro, armato, doveva essere un “birro”. Michael aveva avvertito un brivido di gelo correre lungo la schiena. “Giudeo! Devi venire con noi”,
gli aveva intimato in modo spiccio il soldato tenendo la mano sull’elsa della spada. “Perché?” aveva domandato sommessamente Michael.
“Perché ti vuole il mio signore, Agostino Chigi il Magnifico. Prendi le tue cose. Tua moglie Ruth è già stata avvertita”.
Era stata la risposta. Dopo aver attraversato il ponte Sisto pochi passi e i tre uomini si erano trovati di fronte a Villa Chigi.
“Immensa, sontuosa, ricoperta di marmi e travertino”.
All’interno, Michael aveva alzato lo sguardo per ammirare il caleidoscopio di colori e di immagini che lo sovrastava. La volta del loggiato era suddivisa in scomparti da festoni di fiori e frutta che avevano come sfondo un cielo azzurro.
“Sono le storie di Amore e Psiche”.
Il padrone della villa, banchiere e mecenate, avanzava verso il suo ospite declamando con orgoglio i nomi dei famosi e valenti pittori che avevano dipinto la loggia: Baldassarre Peruzzi, Raffaello Sanzio, Giulio Romano, Giovanni da Udine e Sebastiano del Piombo.
I giorni più belli è un romanzo intenso, che fa rivivere con vivide descrizioni l’atmosfera dell’Urbe del Cinquecento abbellita e impreziosita da talentuosi artisti. Le belle pagine rievocano l’antico Ghetto, luogo ricco di storia e tradizioni, dove ancora sopravvive l’anima del tempo narrato dal bravo scrittore.
In una nota all’inizio del volume Melosi scrive:
“Questo romanzo è frutto della fantasia dell’autore, alcuni elementi storici sono stati piegati ai fini della narrazione. Il periodo lungo il quale si dipana la storia va dal 1520 al 1560. Quarant’anni a cavallo di una data: il 14 luglio 1555, quando papa Paolo IV emanò la bolla Cum nimis absurdum, con la quale revocò tutti i diritti concessi agli ebrei e ordinò l’istituzione del ghetto romano, chiamato “serraglio degli ebrei”.”
Ricordiamo che il Ghetto sopravvisse fino al settembre 1870, quando la città fu annessa al Regno d’Italia.
“C’è il mondo vero là fuori e noi ebrei non possiamo viverci”.
I giorni più belli
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Il romanzo riesce a coinvolgere e appassionare. L’intreccio della storia è sapientemente collocato in un periodo storico in cui l’autore si muove a proprio agio. Attraverso le vicende dei protagonisti si coglie anche tutto il sapore di un’epoca di grandi trasformazioni. Sono però alcuni personaggi e le loro storie a cui si resta affezionati: non si può fare a meno, infatti, di seguire con partecipazione le peripezie della famiglie Di Segni che, nonostante tutte le avversità, combatte per costruirsi un futuro. Veramente una lettura ricca e piacevole. Un autore nuovo le cui opere spero presto di leggere ancora. Il romanzo si presenta in un’edizione di facile maneggiabilità e di buona fattura.
Il romanzo riesce a coinvolgere e appassionare. L’intreccio della storia è sapientemente collocato in un periodo storico in cui l’autore si muove a proprio agio. Attraverso le vicende dei protagonisti si coglie anche tutto il sapore di un’epoca di grandi trasformazioni. Sono però alcuni personaggi e le loro storie a cui si resta affezionati: non si può fare a meno, infatti, di seguire con partecipazione le peripezie della famiglie Di Segni che, nonostante tutte le avversità, combatte per costruirsi un futuro. Veramente una lettura ricca e piacevole. Un autore nuovo le cui opere spero presto di leggere ancora. Il romanzo si presenta in un’edizione di facile maneggiabilità e di buona fattura.
Romanzo meraviglioso
Racconto scorrevole pur nella drammaticità degli eventi, appassionante e comunque commovente , sconvolge la descrizione di ’come eravamo’ il potere di vita e di morte dei potenti, la persecuzione degli ebrei che è esistita da sempre,la facilità con cui si finiva nelle segrete.Sconvolge il pensiero che tutto esista ancora con il beneplacito di molti...insomma un testo veramente forte.Raccomandato a tutti.