Il Mediterraneo era il mio regno: Memorie di un aristocratico siciliano
- Autore: Francesco Alliata
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2015
A Palermo, nel maestoso palazzo Villafranca dov’è conservata la Crocifissione di Van Dyck, è nato e cresciuto l’ultimo superstite della nobiltà siciliana : il suo nome è Francesco Alliata. La sua vita, la sua storia, le sue avventure, i suoi ricordi sono raccontati da lui stesso in un libro autobiografico, un mémoire di un aristocratico siciliano anomalo, “Il Mediterraneo era il mio regno: Memorie di un aristocratico siciliano ” ( Neri Pozza, 2015). La sua prima impresa da piccolo eroe, ne seguiranno molte altre, è quella di correggere come un perfetto amanuense 7500 pagine di bozze dell’opera fondamentale scritta dal nonno - "Storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia" - ancora oggi unica testimonianza storiografica del genere. Sin da ragazzo Francesco impara che
“il privilegio di essere nobili non stava nel comportarsi in maniera stravagante e dispendiosa ma nella possibilità di coltivare le belle arti”
Di fatto a undici anni trascorre intere giornate negli archivi del palazzo; a tredici si appassiona di storia antica; a quindici scopre di essere
“nato con la pellicola cinematografica attorcigliata al collo”
Anni dopo chiamato a servire la patria, fa richiesta allo Stato Maggiore del Regio Esercito di poter documentare le fasi della guerra. Il cinema da allora in poi sarà la più grande passione di Alliata. Durante la sua carriera militare, organizza le proiezioni di alcuni dei capolavori del film muto del tempo per i soldati, istituisce il primo Cinereparto Speciale del Regio Esercito e difende in prima persona Cinecittà e l’Istituto Luce dopo lo sbarco alleato. Finita la guerra Alliata fonda con l’amico Pietro Moncada la Panaria Films: le prime riprese subacquee, raccolte in una serie di documentari mozzafiato, passeranno alla storia cinematografica e saranno proiettati in tutto il mondo. In seguito la realizzazione del film "Vulcano" non avrà il risultato sperato, per le note vicissitudini tra la sua protagonista Anna Magnani e il regista Roberto Rossellini, in favore del fin troppo simile "Stromboli" con la nuova musa Ingrid Bergman. Panaria comunque produrrà con Anna Magnani un altro capolavoro "Le carrozze d’Oro" di Jean Renoir. Purtroppo il tentativo di creare un’industria cinematografica in Sicilia non va a buon fine per la mancanza di volontà politica e spiazzando tutti, ancora una volta, Francesco Alliata, l’uomo degli entusiasmi, delle passioni, del crederci sino in fondo, lascia il cinema e inizia a sorpresa la produzione di sorbetti e granite tradizionali siciliane. Nasce il marchio Duca di Salaparuta conosciuto oggi nel mondo per l’eccezionale vino. Il mémoire si conclude con il racconto dei tentativi della famiglia di salvare il patrimonio immobiliare composto da palazzi che hanno racchiuso non solo la storia degli Alliata ma dell’intera Sicilia.
Il romanzo, infatti, non è solo un lungo racconto autobiografico ma è anche un documento storico che attraversa circa novant’anni di cronaca siciliana e soprattutto un inno all’amore alla propria terra di cui Francesco Alliata conosce perfettamente storia, letteratura, usi, costumi, tradizioni e il mare, il suo grande amore dopo le donne della sua vita, (la madre, la moglie e la figlia), trasformato in documentari e film unici, epocali.
Narrato con grande passione, la stessa che ha caratterizzato tutta la vita dello scrittore, imprenditore, regista, produttore, arricchito da foto d’epoca , "Il Mediterraneo era il mio regno" dimostra che esiste una Sicilia del fare, dell’agire, della genialità che in Francesco Alliata ha avuto il suo miglior ambasciatore.
Il Mediterraneo era il mio regno. Memorie di un aristocratico siciliano
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