Il bacio del pane
- Autore: Carmine Abate
- Genere: Romanzi d’amore
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2013
Il bacio del pane, un gesto semplice, quotidiano, eppur pregno di significato e di valori antichi, così come questo ultimo romanzo di Carmine Abate, che, sin dalla copertina, con quel papavero solitario svettante su un campo di grano, sembra anticipare l’essenza profonda della vicenda.
Pubblicata da Mondadori ad agosto 2013, "Il bacio del pane" è una storia semplice che si dipana in luoghi familiari, un piccolo paese, il mare, il fiume e il bosco.
Paesaggi solari, che diventano protagonisti, assieme ai due giovani e all’estate, che li accoglie e li accompagna, nel dipanarsi della loro storia d’amore.
Francesco e Marta, una comitiva di amici in vacanza, liberi in continuo contatto con l’ambiente circostante; lunghe passeggiate, una natura rigogliosa che li accoglie in un intimo abbraccio, sfiancandoli in estenuanti passeggiate lungo la fiumara e rifocillandoli con l’ombra dei lecci e l’acqua gelida della cascata del Giglietto.
Giornate intense, giornate di svago, giornate di rivelazioni.
Incontrarsi, riconoscersi, amarsi.
Condividere emozioni e segreti.
Ed è proprio questa condivisione, oltre alla naturale attrazione fisica, che unirà le vite dei protagonisti.
Durante una delle sue passeggiate solitarie, alla ricerca di nuove sensazioni visive e uditive, immerso nei profumi e nei colori della vegetazione, Francesco è attratto da un rumore insolito; la curiosità è più forte del timore e lui non si ferma, si fa largo fra i rami e davanti le macerie di un vecchio mulino abbandonato vede un uomo, lacero ed emaciato, con lo sguardo perso nel tempo.
Dopo questo incontro la sua vita non sarà più la stessa, la vacanza spensierata si trasformerà in una nuova ricerca, fuori e dentro di sé, per scoprire verità nascoste e capire il vero senso della vita e dell’amore.
Marta gli sarà accanto, curiosa e audace, accompagnandolo nel suo percorso, alla ricerca dei valori, nella vita e nell’amore.
Da autentico uomo della sua Terra, Abate conosce e riconosce il positivo e il negativo della Calabria; è innamorato della sua bellezza e incantato dai suoi scenari, così vari e sublimi, che con parole semplici e sapienti riesce a ricreare, persino nelle sfumature dei colori; percepisce come intensa la forza delle radici che sanno trasmettergli valori e identità, ma al contempo avverte la malinconia dell’abbandono che l’emigrante è costretto a subire ed è consapevole dell’atavica piovra che, con i suoi viscidi e tenaci tentacoli, si è adagiata su questa regione rischiando di soffocarla.
Il bacio del pane
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In paese fa un caldo terribile, Francesco e i suoi amici si sentono sciogliere, così decidono di andare alla cascata del Giglietto. Portano con loro il pranzo e dopo un bagno rinfrescante fanno un pic nic. La cascata del Giglietto si trova sopra il paese di Spillace, in Calabria e nella sua tranquillità nasconde un segreto. Francesca e Marta, che si trova lì in vacanza perchè lei è di Firenze, trovano un vagabondo, armato, che si comporta come un uomo braccato e che cerca di allontanarli. Ma i ragazzi non scappano, anzi non vedono in lui un pericolo e così cominciano a fare domande fino a quando l’uomo, resosi conto che è al sicuro, racconta qualcosa di se, del perchè è nascosto in mezzo alla natura.
Quando la madre di Francesco sforna il pane, la casa si riempie di un bellissimo odore. Lui ne prende qualcuno e insieme a Marte si dirigono al Giglietto portandolo a Lorenzo, l’uomo misterioso, con altri alimenti.
Lorenzo prende il pane fatto in casa e lo bacia, perchè il pane è il frutto della fatica e del sudore dell’uomo.
Tra Francesco e Marta nasce qualcosa che va al di là dell’amicizia, così nascono i primi baci, le carezze, la passione.
Ma l’estate sta per finire e il ritorno a scuola è imminente come lo è la partenza di Marta.
Questo bellissimo romanzo di Carmine Abate, raccontato con molta dolcezza, mette in risalto l’onestà di un uomo come Lorenzo ed è un vero e proprio inno contro l’omertà.