Il bacio freddo della polvere di Antonella Grandicelli

Antonella Grandicelli dopo aver firmato nel 2021 il noir Il respiro dell’alba. Un caso per Vassallo e Martines, torna con gli stessi protagonisti in una nuova avventura, intitolata Il bacio freddo della polvere, edita da Fratelli Frilli editori.
Il romanzo inizia con il commissario Vassallo che viene preso per mano da un bambino e condotto all’interno di una casa. Su di un letto si è compiuto un orrendo delitto: un uomo nudo orribilmente ucciso, sangue ovunque, accanto una donna ricoperta di sangue, in stato incosciente.
Che è accaduto?

La scena del delitto ha sempre in sé il lavorio di una officina e la solennità di una messa. (…) Il cadavere dell’uomo alla luce del giorno aveva perso tutta quella terribile sacralità che sembrava fermare l’aria. (…) Ma quell’enorme papavero liquefatto, allargato sul lenzuolo no, quello no, non aveva perso il potere disgustoso di dirmi che la vita era colata via come un liquame da discarica e che quella tela immacolata se l’era bevuta, l’aveva assorbita con una sete inconsapevole e perversa.

Ma chi è il cadavere?

“Alfredo Pozzo, nato a Genova nel dicembre del ’50, di professione consulente finanziario.”

E la donna?

“Mariana de Jesus Zambrano, trent’anni, nata a Cuenca in Ecuador, impiegata in un’impresa di pulizie e con regolare permesso di soggiorno. Vive in questa casa da circa sei mesi, il contratto d’affitto è a nome del Pozzo.”

Dunque l’amante, l’altra donna, il capriccio di un uomo non più giovane per una donna più giovane e bella. Questo ha portato alla cruda vendetta di qualcuno? E il bambino?
Non sarà facile per il commissario Vassallo portare a termine un caso assai ingarbugliato. Ma lui non demorde ed inizia a vederci un po’ più chiaro sulla vittima. Era stato un operaio, molto attivo nel sindacato, era sposato con una donna dimessa, che conosceva i suoi difetti e le sue amanti da tempo, ma con rassegnazione lo accettava. Tutto di un tratto Alfredo aveva abbandonato azienda e sindacato, e si dedicava a fare il consulente finanziario, amministrava soldi e guadagnava cifre considerevoli. Forse aveva contatti con la malavita organizzata? Aveva forse compiuto uno sgarbo a chi non perdona?
Accanto a Vassallo opera Luigi Martines, un uomo che non ha più nulla da perdere ormai, preda di un fantasma che non lo abbandona mai, quello della donna amata, Lucia, morta, che nel precedente libro gli confessa di avergli dato una figlia. Martines non ha pace, vuole a tutti i costi conoscere l’identità della figlia. Ci riuscirà?
Un noir sofisticato e molto intrigato e complesso nella vicenda narrata. L’investigatore di professione è il commissario Vassallo., che compie il suo lavoro in modo analitico ed intuitivo, non trascurando mai nessuna pista.
Coadiuvato dal poeta maledetto Luigi Martines, un uomo di grande fascino narrativo:

“Una vita frantumata dall’alcol che aveva ustionato ogni cosa con cui era venuta a contatto, l’aveva resa arsa, inaridita. Tutto, anche la poesia. Una ferita dolorosa ed insanabile mi partiva da dentro, da un punto irraggiungibile alla luce, e si beveva ogni goccia del mio sangue e mi faceva terra asciutta e sterile.”

A contorno, protagonista inossidabile, la città di Genova, con le sue luci e le sue, molte, troppe, ombre. Sulle quali si posa, eterea e sfuggente, la polvere che annienta e condanna senza appello. A che cosa si riferisce? Alla lettura la sentenza.
Infine si tratta di una lettura di genere, particolarmente adatta agli amanti del giallo narrativo. Che gode di un fascino particolare, dato da un linguaggio molto filosofico e preciso, e da descrizioni ambientali e dei personaggi minuziose e belle.
Nel complesso una lettura intrigante e avvincente, che convince e attrae.