Il coraggio della paura di Massimo Pescara

L’autore di "Il coraggio della paura", romanzo edito da Kubera Edizioni nel 2019, racconta qualcosa in più sulla sua opera e soprattutto spiega la trama di questo testo.

Avvicinandosi alla lettura di questo romanzo, in prima analisi il lettore potrebbe avere l’impressione di essersi imbattuto in una storia di guerra. Al contrario, scorrendo le prime pagine ci si accorgerà subito che è una storia contro la guerra, di tutti i tipi e di tutte le epoche.
Il mio romanzo è scritto e narrato su due piani narrativi e la storia si snocciola su due prospettive diverse, ma non in antitesi.
Il testo è ambientato durante la Prima guerra mondiale e il protagonista è Angelo, che deve obbligatoriamente partire e lasciare a casa i suoi sogni e i suoi ricordi e soprattutto la sua fidanzata, Santa.

Una storia che odora di fango e di polvere da sparo, di lacrime, sofferenza e amore all’ombra delle trincee.
La vita legata ad un filo e il rischio continuo di morire viene vissuta con coraggio. La paura di non farcela, la capacità di attendere aggrappandosi alla speranza di un ritorno. La paura insomma che ci fa oltrepassare il limite e che diventa coraggio, il coraggio della paura appunto.
Diventa fondamentale quindi per Angelo conoscere la propria forza e sopratutto la propria paura e proprio questa alla fine sarà determinante.
La guerra infatti, vista come atto estremo di vita, tira sempre fuori il peggio degli uomini, ne esalta i difetti e ne evidenzia le debolezze di animali imperfetti.