Il cubo di Ruby
- Autore: Rubacuori
- Genere: Amanti degli animali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2013
“Ero entrato nel box n. 28 il 21 luglio 2005. E non ne ero più uscito”
Inizia così, la storia tragica e dolcissima del randagio Ruby, rinchiuso in cubo di cemento all’età di 3 anni, ve ne trascorre 8. La sua vita in canile è raccontata in una forma così verosimile e cruda che quasi destabilizza, sia per la natura tanto carica di umanità degli animali che per quella così disumana degli uomini.
Strappato all’amore della mamma inizia il suo calvario.
“Il cubo di Ruby” (Autopubblicazione, 2013, pp. 182) è un romanzo che non fa sconti, si entra nelle viscere della sofferenza per riportare il dolore in superficie. Una realtà tristemente nota e documentata, di cui purtroppo siamo noi gli artefici.
Non è solo un romanzo che arricchisce la biblioteca di chi ama gli animali, è destinato anche a chi non li ama; è un monito per chi li abbandona incurante.
Come ogni storia ha però il suo lato positivo che lascia un margine di ottimismo e speranza. Di quelle storie belle che fanno bene al cuore.
Alla fine, infatti, dopo tanta sofferenza, Ruby fa il suo primo, un vero sorriso. Viene adottato da una famiglia amorevole che si prende cura di lui, lo alleva e lo rende un cane felice. E Ruby che nasce dal nulla oggi è Presidente. Presidente, assieme al suo nuovo umano, di un’associazione che aiuta gli animali e si prodiga per far conoscere le loro storie. Un dolore reale e tangibile che gli animali vivono ogni giorno.
Il libro è scritto in sua rappresentanza per diffondere la tragica realtà dei canili, per ricordare a chiunque che ci sono anche loro, innocenti e bisognosi di amore, che aspettano solo di essere amati. Senza alcuna pretesa, solo quella di renderci la vita migliore.
Con la sua storia e quella dei suoi compagni di prigionia, Ruby racconta cosa si nasconde dietro le grate di ferro che cementificano le cucce e i sogni di tanti poveri animali, ricordando quanto sono preziose la dignità e la libertà di ogni essere vivente. Perché anche Ruby è una creatura pensante e piena, straricca, di sentimenti. Lo dimostra con questa commovente testimonianza, con un racconto vivace e struggente, bellissimo per come è scritto, drammatico almeno quanto la prigionia di un essere umano, con il cane Ruby pieno di anima e soprattutto di perdono. Tanta crudeltà focalizzata dai suoi occhi non lo ha indurito, impoverito di affetto. C’è ancora tanta dolcezza nel suo cuore che può davvero toccare la sensibilità di chiunque.
La scrittura che si cela dietro la penna umana di Ruby è meravigliosa, lui parla, racconta, evoca, introduce in maniera così intensa e realistica che ti viene voglia di tirarli fuori uno per uno, salvarli dall’inferno e riportarli, almeno per un giorno, in paradiso.
È lui la voce narrante che descrive ogni genere di sofferenza, in un continuo vortice di emozioni che ti fa divorare ogni pagina, leggerla tutto d’un fiato e ti fa sperare e soffrire con Ruby. Ma anche gioire perché alla fine non si piega al destino che la vita gli ha riservato e ama ancora gli uomini.
Ruby oggi è felice, ha una pagina Facebook di 58.000 fans e parte del ricavato otttenuto dalla vendita del libro verrà devoluto all’Acl Onlus, che si occupa di trovare adozioni per moltissimi cani reclusi e di combattere il business del randagismo.
La sua storia ha anche toccato il cuore dei “potenti”, Ruby ha così il suo riscatto con la vita, oggi è una star tra gli animali del web che lascia un libro, un messaggio e una consapevolezza. Che tante anime che vagano nei canili non sono felici, molti dei quali vi trascorrono l’intera vita, alcuni non sopravvivono nemmeno. Ruby è anche la storia dei suoi compagni che non ce la fanno.
Per un canile “marcio” però ve ne sono tanti altri migliori, dove i cani vengono curati e amati e non costretti a patire il freddo, la fame, le ingiustizie e il dolore. Quei canili dove non regna solo l’ indifferenza e l’interesse ma sono un ottimo “parcheggio” in attesa di una casa. Per alcuni purtroppo una dimora eterna... dove lasciano questa vita senza assaporare quell’amore che ricuce le ferite e copre il dolore.
“Affinché anche tu che stai leggendo possa ricordare che un giorno, quando non avrai più speranze e ti sembrerà di non farcela a sopportare il dolore che hai dentro, quando i tuoi occhi saranno stanchi di aprirsi e il sole non riuscirà più a scaldarti, la magia della vita ti riserverà la sua sorpresa più splendente.
Quel giorno tu uscirai di casa.
Inizierai a camminare guardando un piccolo punto davanti a te, verso l’orizzonte.
Poi camminerai più in fretta.
E infine ti ritroverai a correre.
Più forte, e ancora più forte.
Finchè sentirai l’aria fresca schiaffeggiarti il viso. E, in quel preciso istante, tu comincerai a ridere”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il cubo di Ruby
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