Il fantasma dell’abate
- Autore: Louisa May Alcott
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2017
“La tentazione di Maurice Treherne” è il sottotitolo del racconto “Il fantasma dell’abate” (Elliot, 2017, titolo originale The Abbot’s Ghost, or Maurice Treherne’s Temptation, traduzione di Sabato Angieri), pubblicato nel 1867 con lo pseudonimo di A.M. Barnard da Louisa May Alcott (Germantown, 29 novembre 1832-Boston, 6 marzo 1888), la celebre autrice di “Piccole Donne” (Little Women, 1868), un classico della letteratura mondiale.
“Il volto di Maurice Treherne era peculiare: i tratti ben delineati e in qualche modo sdegnosi, una fronte stretta sotto le ciocche more che distrattamente la attraversavano e occhi particolarmente penetranti”.
Alcuni mesi prima, in seguito a uno sfortunato viaggio in nave durante il quale Maurice e suo cugino Jasper erano naufragati, Maurice aveva perso l’uso delle gambe.
“Un bel giovane, coraggioso e di talento, legato a quella dannata sedia come un vecchio decrepito”
solo perché Maurice aveva salvato la vita a Jasper e nel farlo quasi perse la sua. Maurice Treherne un filosofo o un eroe, troppo orgoglioso per disperarsi, troppo generoso per lamentarsi e troppo coraggioso per essere abbattuto da una sfortuna che avrebbe fatto impazzire più di un uomo. Costretto a vivere su di una sedia, smunto nel fisico e provato dal dolore, Maurice conservava ancora la grazia così innata in lui come la gran forza d’animo, che gli permetteva di nascondere agli occhi di tutti la profonda frustrazione di una natura ambiziosa e sopportare la sua pena con un’allegra filosofia, più patetica del totale abbandono all’angoscia.
Il giovane, diseredato dall’anziano zio Jasper a favore del nipote che aveva ereditato il suo nome, ora viveva in casa di Jasper che lo trattava come un fratello. Adesso Maurice Treherne che non poteva più arruolarsi nell’esercito, desiderava sposare sua cugina Octavia (Tavia) “bella più che mai” e rifarsi una vita. Ma Lady Treherne osteggiava decisamente quest’unione sostenendo invece il matrimonio di Octavia con Mr Frank Annon.
“Tu sei giovane, romantica e dal cuore tenero. Pensi di dover dare il tuo tempo e la tua salute, di dover sacrificare la tua felicità futura per questo dovere. Ma ti sbagli e, a meno che non rinsavirai in tempo, scoprirai che hai fatto del male, non del bene”.
Ogni speranza sembrava vana per Maurice in quei giorni che precedevano le feste natalizie, ma un aiuto inaspettato sarebbe arrivato da
“un figuro alto e nero con una faccia biancocadavere e un cappuccio nero”.
Era il fantasma di un vecchio abate che viveva da secoli nella magione del nuovo Sir Treherne quando ancora era un’abbazia e che aveva l’abitudine di perseguitare la famiglia apparendo soprattutto durante le feste di Natale. I Treherne e i loro ospiti riunitisi per le festività erano avvisati. Si annunciava sotto il vischio una festa spettrale.
“quando il fantasma cammina è un segno sicuro di una morte imminente nella famiglia. È vero?”.
Una “stupida superstizione” è al centro de “Il fantasma dell’abate” partorito dalla fervida fantasia della scrittrice statunitense, adatto a grandi e piccoli lettori. In poche pagine Louisa May Alcott, femminista e convinta sostenitrice dell’abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, unisce le storie di fantasmi di Charles Dickens con le vicende di amori difficili e contrastati narrati da un altro gigante della letteratura mondiale di tutti i tempi: Jane Austen.
“Strette finestre ricavate nei muri spessi lasciavano trapelare bagliori di luna invernale; edera, agrifoglio e sempreverdi risplendevano a tratti del bagliore dorato della luce del camino e delle candele che si mescolavano insieme”.
Il fantasma dell'abate
Amazon.it: 12,82 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il fantasma dell’abate
Lascia il tuo commento