Il giorno del sacrificio di Gigi Paoli

Dopo le prime tre indagini del reporter Carlo Alberto Marchi, (Il rumore della pioggia del 2016; Il respiro delle anime del 2017 e La fragilità degli angeli del 2018), tutti romanzi usciti per Giunti e disponibili in un unico volume dal titolo I misteri di Firenze del 2020, Gigi Paoli torna con un’inchiesta serrata, che non concede tregua.
Il giorno del sacrificio è stato pubblicato sempre da Giunti nel febbraio 2021 e fa muovere Marchi nel complesso sottosuolo che regola la vita della città di Firenze, quasi fosse un microcosmo a parte. Da sempre una città esoterica, capace di nascondere sordidi segreti al pari delle sue bellezze esposte in superficie; non ultimi quegli agglomerati di cellule malavitose che alimentano in sordina i loro accordi nefasti per sterminare la popolazione.

È la fine di settembre, precisamente un lunedì mattina. Mentre Marchi si sta recando al futuristico Palazzo di Giustizia denominato Gotham City, viene messo al corrente che al grido di “Allahu Akbar” si è consumata una strage in un polo universitario e dodici sono i ragazzi morti. Tra i corpi, anche l’autore della cruenta carneficina, la cui identità è ancora tutta da ricostruire.
Firenze precipita così nell’incubo di un attentato dinamitardo, che di sicuro non sarà un episodio isolato. In tivù viene trasmesso infatti un messaggio da parte di chi quell’attentato lo rivendica, che ne promette di nuovi e contribuisce a diffondere il panico. Dopo le stragi occorse nelle capitali europee, responsabili del dilagante clima di terrore, sembra che il terrorismo islamico sia giunto infine anche in Italia.

“Crociati della città di Firenze, siamo qui. Il Giorno del Sacrificio sta finalmente arrivando anche per voi”.

È ovvio che gli attentatori colpiranno di nuovo, ma dove? Cinque giorni separano da questa fatidica data, ovvero quella che, nella Pasqua ebraica, celebra il noto sacrificio di Abramo, il quale non ha esitato un solo istante a immolare al Signore il suo unico figlio Isacco, sebbene poi un angelo pietoso ne abbia fermato la mano armata di coltello, adducendo che era semplicemente stato messo alla prova.
Fra ingegneri francesi assassinati con un potente veleno, esplosivi utilizzati con una particolare e violenta carica, Imam pacifisti che spariscono e misteriosi interpreti arabi, per sgominare la minaccia ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti. Persino della sinergia fra polizia e carabinieri, uniti con le loro risorse.
A indagare per vie solitarie, al fine di scrivere un buon pezzo per il suo giornale, ci sarà Marchi, con le sue regole deontologiche basate principalmente sul rispetto per la parola data, un particolare che da sempre lo caratterizza. Alle prese con la figlia Donata, che lui ha cresciuto da solo da quando la moglie Monica li ha abbandonati, e che, come tutti i ragazzi che stanno attraversando quel periodo critico che è l’adolescenza, diventa ogni giorno più scontrosa ed esigente.

La penna di Paoli, oltre a essere competente perché parla di un mondo che gli appartiene, essendo lui un giornalista, è carica d’ironia. Descrive personaggi che lasciano il segno, con interazioni credibili e in grado, nonostante i temi attuali e molto delicati, di far sorridere chi legge e di sdrammatizzare.
L’opera è un susseguirsi di colpi di scena, il ritmo è incalzante e segue a meraviglia l’esempio della vita del protagonista, che, da quando si alza al mattino e finché non va a letto la sera, corre, corre sempre.
Gli amanti del thriller non dovrebbero farsi sfuggire Il giorno del giudizio, forse il romanzo più serrato, più movimentato dell’autore. Con un finale al cardiopalma che non lascerà indifferenti. Speriamo ci sia presto un prosieguo, perché una lettura così cinematografica e piacevole è difficile da trovare. Carlo Alberto Marchi ne hai lasciate di cose in sospeso! Che evidentemente ci vorrai raccontare in futuro. Sappi che ti aspettiamo, non mancare.