Il giro automobilistico di Sicilia
- Autore: Salvatore Requirez
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Il prezioso libro di Salvatore Requirez, Il giro automobilistico di Sicilia, con le prefazioni di Nino Auccello e Angelo Pizzuto edito da Nuova IPSA molto curato nella sua veste tipografica, contiene una dettagliata ricostruzione con centinaia di foto in bianco e nero e a colori di questo storico evento che si svolgeva per le strade dell’Isola.
Compongono il volume le precise cronache di ogni edizione delle diciotto di questa gloriosa competizione seguita da migliaia di persone che accorrevano ad assistere al passaggio di piloti leggendari come Nuvolari, Ascari, Taruffi che alla guida di bolidi all’avanguardia tecnica, attraversavano scenari impareggiabili di storia millenaria e paesaggi incantevoli quali quelli siciliani.
Una manifestazione fortemente voluta dal genio di Vincenzo Florio rimasta nell’immaginario collettivo e che è servita da volano per lo sviluppo e l’incremento del turismo in Sicilia, attirando folle di sportivi ed appassionati.
Come Vincenzo Prestigiacomo bene esplicita nella completa presentazione:
il Giro scaturì nel 1912 dalla fantasia di Vincenzo Florio……che per dimenticare la scomparsa della giovane moglie (19 giugno 1911), si tuffò nel mondo dei motori. Cambiò la formula della Targa trasferendola dalle Madonie alle strade polverose dell’isola.
La corsa fu sospesa in ragione degli eventi bellici articolandosi in tre cicli, il primo dal 1912 al 1914, il secondo dal 1928 al 1931 ed il terzo dal 1948 al 1958, “una storia lunga 1080 chilometri.
Nell’ultimo periodo, Vincenzo Florio era angustiato da problemi finanziari e la pesante eredità di proseguire la gara automobilistica fu raccolta dal nipote, il principe Raimondo Lanza di Trabia che anticipò una grossa somma di denaro.
Salvatore Requirez, medico affermato e scrittore appassionato nel settore automobilistico, dimostra ancora una volta di essere un narratore efficace e un cronista attento nel riportare eventi lieti e drammatici legati a questa selettiva competizione di livello internazionale, a cui le più grandi case automobilistiche non mancavano di presenziare.
Vincenzo Florio non fu motivato nel progettare il Giro di Sicilia da ragioni personali anche se ne avrebbe avuto motivo per i debiti che caratterizzarono la seconda parte della sua vita. Egli intuì probabilmente le possibilità di rilancio in chiave commerciale delle sue ex ed attuali imprese, quella del vino, del tonno e dello zolfo. Fornire i porti principali della Sicilia delle strade di collegamento finalmente asfaltate, significava velocizzare il trasporto delle merci e favorire i mercati.
Il giro automobilistico di Sicilia di Requirez ha il grosso merito di riportare alla memoria la storia di questa eccezionale manifestazione siciliana in cui si respirava un’area di internazionalità. E questo in un’epoca, nel 1912 dove vi erano paesi della Sicilia in cui non era mai passata un’automobile e le strade erano utilizzate esclusivamente per mezzi di trasporto a trazione animale e l’unico segno di modernità era il treno.
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