Il ladro di fulmini. Percy Jackson e gli dei dell’olimpo di Rick Riordan

Percy Jackson è un dodicenne dislessico dall’infanzia ricca di disavventure, che vive nella New York del XXI secolo. Fatti curiosi accadono nella sua vita, non ultima la trasformazione della sua insegnante di matematica in una Furia che tenta di ucciderlo durante una gita scolastica. Nulla, però, accade per caso. Percy, infatti, scopre di essere figlio di Poseidone, il dio del Mare. È incredulo, ma questa è la realtà: gli dei dell’Olimpo esistono ancora e vivono al seicentesimo piano dell’Empire State Building di New York. Percy è dunque un cosiddetto “mezzosangue”, ossia figlio di un dio e di un’umana. Ma il ragazzo è in pericolo, perché Poseidone e i suoi fratelli, Zeus e Ade, hanno fatto da tempo un patto: nessuno di loro avrebbe più avuto figli con dei mortali.

Grazie al suo unico amico Grover (che in realtà si rivela essere un satiro), il dodicenne raggiunge un luogo speciale, dove i mezzosangue come lui sono al sicuro e vengono addestrati al combattimento: il Campo Mezzosangue. Percy, però, non è un semplice mezzosangue, ma è figlio di uno dei Tre Pezzi Grossi e sembra che Zeus stia per dare il via alla Terza Guerra Mondiale, perché la sua folgore è stata rubata ed è convinto che sia stato proprio il figlio di Poseidone a farlo. Qui cominciano le vere avventure di Percy, che insieme a Grover e un’altra amica conosciuta al Campo, Annabeth, parte alla ricerca della folgore, conoscendo dei dell’olimpo, sfidando ogni tipo di mostri, scoprendo che non tutti coloro che si dichiarano amici, lo sono davvero.

Questo è solo il primo capitolo di una piacevole serie di romanzi per ragazzi estremamente originale, scritta dall’autore statunitense Rick Riordan e pubblicato in Italia nel 2010 da Mondadori. La mitologia greca si combina alle vicende attuali, dando vita a scene emozionanti. Il registro è colloquiale, spesso si incontrano immagini esilaranti, il testo è decisamente scorrevole, da leggere sotto l’ombrellone, in metro, o prima di andare a dormire, e fa venire voglia di proseguire nella lettura della saga. Un romanzo scritto per i giovani, ma adatto a chiunque abbia voglia di un po’ di spensieratezza, che non fa mai male.