Il libro della Vita di Debora De Lorenzi

Sorpresa, penso sia questo il termine esatto per descrivere l’impatto emotivo leggendo i primi capitoli del libro di Debora De Lorenzi.
Il filo conduttore della trama sembra essere il “voodoo” che, contrariamente all’immaginario collettivo, non è legato alla magia nera, ma ad una religione a tutti gli effetti, con l’obiettivo di influenzare gli eventi della vita attraverso la connessione con la natura, gli spiriti e gli antenati. L’ambientazione del romanzo è la Louisiana che più di ogni altro luogo mantiene legami con questo culto.

E’ un libro fantasy? Non penso, il fantasy di questo libro è solo il mezzo per raccontare l’uomo, essere umano, con tutta la sua complessità.

Amore, potere, paura, fragilità e determinazione.
La determinazione è ciò che caratterizza Faith, la protagonista, nel perseguire il suo scopo, ritrovare l’amore perduto, ma anche la paura nell’usare il suo potere per ottenerlo, manifestando così tutta la sua fragilità.

Debora De Lorenzi racconta la storia di una donna e lo fa con ironia nel narrare eventi soprannaturali, ma con razionalità nell’esporre avvenimenti sconvolgenti.

“Il libro della Vita” è il quarto romanzo di questa prolifica autrice, i suoi libri vengono definiti “fantasy” ma in tutti ho constatato un mix di realtà e finzione ed una profonda umanità.
Leggere ciò che scrive tanto appassionatamente, ci aiuta ad affrontare la quotidianità e... non è poco.