Il meglio di me di Nicholas Sparks

Può l’amore riscrivere il passato? È in questo piccolo grande interrogativo che Nicholas Sparks racchiude tutta la suspense de “Il meglio di me”, edito da Frassinelli (2012). Con il suo linguaggio per nulla complicato e il romanticismo che lo contraddistingue, l’autore offre un altro dei suoi romanzi coinvolgenti, in grado di regalare emozioni forti, condite da quel pizzico di tristezza tipico di ogni suo lavoro.

Amanda e Dawson si incontrano nel 1984. Entrambi liceali, vivono in quegli anni le emozioni più belle della loro vita.

“Quando giunse la fine dell’estate, Dawson capì di essere innamorato e quando l’aria diventò frizzante e le foglie ricoprirono il terreno di un manto rosso e giallo, ebbe la certezza di voler trascorrere il resto della vita con lei” (p.18).

A ostacolare quanto di più bello la vita possa regalare furono i legami familiari e i contrasti che ne derivarono. Lei ricca e borghese, lui imparentato con i maggiori esponenti della malavita locale. Impossibile, per i genitori di Amanda, ammettere una tale unione, al punto da renderne quasi irrealizzabile il suo prosieguo, contrastando al tempo stesso l’intera esistenza della figlia, privata persino degli studi universitari almeno fino a quando non avesse interrotto qualunque contatto con Dawson Cole.

“Una sera, mentre lei piangeva in silenzio dopo un’altra discussione con in suoi, con molta dolcezza le suggerì che sarebbe stato meglio smettere di vedersi. Lui la strinse teneramente a sé […] e si odiò come non gli era mai successo prima per essere un Cole” (p.21).

Passano ben due decenni, tracciando esistenze immensamente distanti l’una dall’altra ma rese unite dai medesimi ricordi, tenuti saldi nella mente e nel cuore nonostante il trascorrere degli anni. A far rincontrare i giovani d’un tempo sarà l’amico Tuck, che fu custode del loro amore negli anni dell’adolescenza. Venuto a mancare, Tuck affida all’apertura del suo testamento l’occasione che li riporterà vicini, nel rifiorire di una passione che non si è mai spenta. Nella seconda e ultima chance che la vita ha voluto offrir loro, il legame che da sempre li ha uniti darà finalmente “il meglio di sé”, segnando ancora più indelebilmente tutta la vita a seguire.

Generatore di emozioni autentiche, “Il meglio di me” riporta candidamente i tratti tipici della scrittura di Sparks: linguaggio semplice, trama per nulla complessa ma mai superficiale, trasporto emotivo, suspense e immancabile colpo di scena finale. Ottimo per chi dell’amore vuol leggere gli “episodi” che maggiormente solleticano le emozioni, il libro racconta di quel sottile legame che unisce un importante vissuto d’amore a tutto il resto dell’esistenza, lasciandone intravedere i segni ovunque, lungo tutto il corso della vita.