Il mio taccuino. Marche dalla vigna alla tavola
- Autore: Emanuele Luciani
- Genere: Libri di cucina
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Il territorio marchigiano è quasi per il settanta per cento collinare, suddiviso in una decina di valli che dal versante orientale dell’Appennino Umbro-Marchigiano scendono verso la stretta piana costiera e il Mar Adriatico.
Percorrere in treno il litorale delle Marche può essere un’esperienza piacevole per chi sa godersi un paesaggio; dai finestrini delle carrozze si può scrutare la costa, lineare, bassa e sabbiosa, mentre dall’altro lato delle rotaie ci sono già i rilievi rocciosi o verdeggianti che caratterizzano il territorio, a volte qualche maniero fa capolino come in un dipinto. Quando si può è il caso di fermarsi, per bere un calice di vino (le Marche sono all’avanguardia nell’enoturismo) e visitare le meraviglie artistiche del posto.
Si tratta di una tra le regioni italiane più dinamiche, economicamente e culturalmente, e le produzioni agroalimentari giocano un ruolo importante nell’economia locale. La viticultura è diffusa sui colli di Pesaro, nella zona di Jesi, sul Conero e nel Piceno, il turismo porta un significativo contributo all’occupazione.
All’inizio del 2022 l’editore Giaconi ha pubblicato un libro che racconta in maniera inedita questa terra affascinante: Il mio taccuino. Marche dalla vigna alla tavola, scritto da Emanuele Luciani, militante della promozione turistica, dal 2019 rappresentante di G.A.L.E.E. Sibilline (Gastronomia, Arte, Letteratura, Esperienze Ecosostenibili).
Un viaggio verticale, non orizzontale, “attraverso le dimensioni e gli strati della storia e della fantasia; attraverso un animo che è quello di una terra pluristratificata” lo descrive in questi termini Valeria Nicu nell’introduzione:
L’autore non viaggia qui, non viaggia ora, ma viaggia oltre il tempo, nel genius loci estroso e immaginifico.
La riflessione sul concetto di paesaggio rivela la natura contraddittoria dell’oggetto preso in esame: esso può essere semplicemente inteso come un’area con determinate caratteristiche storiche acquisite, ma la geografia culturale si scervella da decenni sulla definizione di questo termine e c’è chi è arrivato a ritenere che la realtà oggettiva non sia il paesaggio, è il nostro modo di percepire la realtà, invece, a farla divenire tale. Il paesaggio sarebbe quindi una somma di elementi naturali e antropici, ma anche la rappresentazione di un elemento culturale: una realtà fisica e lo stato mentale provocato dalla stessa.
Emanuele Luciani viaggia tra sentieri, santi e insorgenti, zuavi pontifici, Rinascimento e Anti-risorgimento, ricordi della battaglia di Lepanto. È un modo originale di raccontare un percorso turistico, che si avvale di una guida dall’intelligenza fervida, che sa congiungere le suggestioni della poesia popolare romena con la conoscenza della storia antica e medievale, suonando nuovi accordi in un bel concerto di emozioni. Il libro è completato con una raccolta di schede di vini, accompagnate da illustri aforismi sulla bevanda di Bacco.
“È dentro noi un fanciullino” diceva Pascoli, ma non tutti crescendo sanno ancora guardare al mondo con antica e serena meraviglia, l’autore sa dargli voce narrando storie avvincenti. Ed è una gran dote per chi fa informazione turistica.
Il mio taccuino. Marche dalla vigna alla tavola
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