Il mondo in briciole di Melina Marchetta

Ricominciare. Pezzo per pezzo. Questo il racconto al centro di Il mondo in briciole di Melina Marchetta (Mondadori, 2006), un racconto destinato ai ragazzi dagli 11 anni in su che narra il complicato - e mai banale - mondo degli adolescenti.

Francesca è una ragazza dei nostri tempi, una ragazza come tante. Potrà sembrare invisibile eppure ha tante qualità, tante frecce al proprio arco.
Si è appena iscritta a un istituto che è, di norma, frequentato da ragazzi. Ah, non vi ho detto che non è una che si tira indietro, di fronte a una sfida.
Il motivo? Non per trovare un amore, anzi. È stata la madre a spingerla in quella direzione. Si può dire tranquillamente che abbia scelto per lei.
Le ragazze solo da poco tempo possono frequentare quella scuola e lei è convinta che Francesca potrà fare il grande salto, dimostrare al mondo che merita quel posto.
Quest’ultima, però, non è troppo felice della scelta. Forse perché non è stata sua. Ma, si sa, per il quieto vivere…
Questa, purtroppo, non sarà l’unica crepa nella vita della ragazza.
La famiglia sta attraversando una crisi che la sta facendo collassare - e piuttosto in fretta.
Solo l’amore potrebbe risultare un’ancora di salvezza per la nostra e la proverbiale mano tesa proviene proprio dal ragazzo che non si aspettava.
Anzi, che proprio non può vedere.
Ma, si sa, l’amore non è bello se non è litigarello.
Che fare, quindi?
Ma come, non vi ho detto che Francesca ama le sfide?

Melina Marchetta ci parla di amore e di speranza, di dolore e di rivincita.
E lo fa con uno stile fresco ma non per questo banale, con parole comprensibili ma altrettanto importanti.
Una storia popolata da personaggi che metteranno in scena per noi lo spettacolo delle loro giornate, senza indorare la pillola, ma nemmeno cercando d’impietosirci.
La realtà, nel bene e nel male, è ciò che molti di noi chiedono a gran voce.
E qui la richiesta sarà ascoltata.
Una storia dedicata a chi cerca sentimenti puri e sinceri, nessuna spettacolarizzazione artificiale.
Solo tanta verità a buon prezzo. Quale? Qualche ora del nostro tempo.
Direi che è uno scambio accettabile, no?