Il non-amore ai tempi di Facebook di Enrico Nascimbeni

“Vorrei essere un soldato sconfitto ma amato.”

Come destreggiarsi all’interno di quel sentimento chiamato amore? Come riconoscere l’infatuazione dall’innamoramento, la passione dal sesso, la seduzione interessata da quella spontanea?
L’amore non è soltanto verso la persona amata, ma anche verso la famiglia, persone che non puoi scegliere ma che ti fanno crescere con amore e dedizione…

“Innanzitutto chiariamo a chi legge: chi caspita è Enrico Nascimbeni? E, vivaddio cosa cavolo vuole (o non vuole)?
Un caso disperato, uno che fin da piccolo sognava di essere un grande che sogna di esser piccolo.” Dalla prefazione di Roberto Vecchioni.

Una raccolta di parole che vi lasceranno stupiti e sconcertati. Passata questa fase, vi rimarrà qualcosa dentro, qualcosa di unico che vi arriverà da queste... come chiamarle?
Poesie? O non-poesie? Che differenza c’è?
Che importanza ha una semplice nomenclatura quando le parole di questo autore vi doneranno emozioni intense e imprevedibili?
Che senso ha catalogare un qualcosa che forse non è catalogabile, o che forse non ha interesse nell’esser catalogato. Vuole soltanto essere letto e capito. E vi posso assicurare che, se è facile la prima cosa, risulterà assolutamente naturale la seconda.

Enrico Nascimbeni ha vissuto quasi tutta la sua vita a Milano, diplomandosi al liceo classico Beccaria. Ha vinto due dischi d’oro e uno di platino. Solo tre cantautori, nella storia del Corriere della Sera, hanno avuto un album recensito nella pagina della Cultura e non in quella degli spettacoli: Bob Dylan, Fabrizio De André ed Enrico Nascimbeni, con un articolo firmato da Marzio Breda.

"Il non-amore ai tempi di Facebook" è un libro che vi racconterà qualcosa, vi parlerà come si parlano due vecchi amici davanti a un buon bicchiere nella più classica delle osterie. Una voglia d’amicizia e verità che vi spronerà a leggere ogni parola distillata da questo bravissimo Autore.
Da respirare a pieni polmoni, non ve ne pentirete.