Il paese della jacaranda
- Autore: Barbara Fettuccia
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Una storia di donne la cui vita attraversa il Novecento è la trama de Il paese della jacaranda, romanzo d’esordio di Barbara Fettuccia che vive e lavora in provincia di Pavia, sposata e mamma, con la passione per la scrittura nella quale riversa, è lei stessa a rivelare, tutte le emozioni che non riesce a gestire.
L’autrice aveva questa storia in sé, e l’ha voluta narrare in ricordo di suo padre, un uomo con il quale parlare e guardare documentari di storia era piacevole e coinvolgente. Un romanzo che racchiude vicende tra l’Italia e l’Argentina, intense e crude, che ci commuovono e ci interrogano, di donne lontane fra loro nel tempo ma legate da un filo rosso, intrecciato di forza d’animo e coraggio, e dall’albero della jacaranda, con i suoi fiori lilla, simbolo di saggezza, rinascita, ricchezza e buona fortuna. I viali della città di Buenos Aires sembrano vestirsi a festa quando questi alberi fioriscono, una bellezza che rimane a lungo negli occhi di chi guarda.
Adelaide avrebbe compiuto di lì a pochi giorni dodici anni e guardava la maestosità del Duca di Genova che l’avrebbe portata all’altro capo del mondo dopo una traversata di settimane. Con zia Clara e i suoi figli era partita l’8 dicembre del 1912 lasciando tutto alle spalle, la casa nel carruggio, gli affetti persi durante la terribile epidemia di tubercolosi, e salutando per sempre lo zio Cesare, fratello di Clara, che aveva scelto di rimanere a Genova.
Nel quartiere dei genovesi della Boca, tra le case dipinte di tanti colori in armonia tra loro, la piccola protagonista comincerà a dipingere e amare la pittura proprio come faceva il padre, e le sue pennellate verranno notate da un famoso pittore.
Nel mentre iniziava una nuova vita: l’Italia era entrata in guerra e Cesare era al fronte a Caporetto nella Brigata Liguria.
Marta troverà in un baule una vecchia foto di famiglia appartenente al nonno Cesare: è ritratta la giovane Adelaide con indosso un vestito scuro con ricami di pizzo.
Era sempre stata all’oscuro di quella lontana famiglia che viveva in Argentina e di Adelaide, allieva del maestro Quinquela Martin, le cui opere erano esposte al Museo di Arti Moderne di Roma. Lei si era iscritta alle Belle Arti con la passione per la pittura e nel fervore dei suoi vent’anni, decise di partire, nonostante la situazione politica in Sud America fosse particolarmente preoccupante, per andare a conoscere la famiglia del nonno e la bella pittrice settantasettenne che amava ritrarre i fiori della jacaranda.
A metà degli Settanta in Argentina la dittatura militare attuò per lungo tempo una repressione violenta, con arresti continui e giovani che venivano sequestrati per strada, nelle loro case, di cui non si seppe più nulla. Di lì a poco Marta verrà arrestata e torturata insieme al suo compagno Thiago conosciuto poco dopo il suo arrivo, un giovane medico manifestante e oppositore del regime militare. Conobbe l’odio degli uomini e ne sarebbe morta, se ai continui supplizi non si fosse riempita gli occhi dei colori della jacaranda che Adelaide amava dipingere.
Viviana, psicologa, avrebbe compiuto quarant’anni di lì a pochi giorni nel 2017. Aveva cresciuto da sola Emma, sua figlia, fin da quando era all’Università e scoprì di essere incinta, studiando e lavorando per non gravare sulla famiglia, consapevole che Matteo non avrebbe voluto essere padre.
Aveva scelto Psicologia perché sperava di sbrogliare quei meccanismi sconosciuti e perversi che imprigionano gli individui, costringendoli a vivere un’esistenza sterile e priva di colore.
Sua figlia amava dipingere, e trasformava i colori in suoni, le sfumature in parole e i contorni in emozioni. La conoscenza professionale di Abril, una sua paziente sfuggente e introversa, con negli occhi gli orrori della sua terra, l’Argentina, con i capelli d’argento raccolti in una treccia francese, la metterà con le spalle al muro, costringendola a confrontarsi con il suo passato e la spingerà a ritrovare la propria identità.
Talvolta è più facile frugare nelle vite altrui, che nella propria; e quando ci troviamo di fronte alle nostre ferite voltiamo gli occhi da un’altra parte per non vedere quella lama che, con insistenza e violenza, continua a spingere là dove già brucia.
Il paese della jacaranda è un romanzo appassionante, che racchiude nelle sue storie femminili diversi messaggi che l’autrice consegna al lettore: l’arte, il coraggio delle idee, l’amore, la capacità di cambiare vita.
L’insegnamento delle donne che non si arrendono di fronte a nessun ostacolo, sia pur nelle loro solitudini, nella vita familiare e sociale a qualsiasi latitudine del mondo.
Il paese della jacaranda
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