Il pellegrino di Burdigala
- Autore: Silvana Lanzalotti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Non si conosce molto sul Cristianesimo delle origini. Le fonti evangeliche si concentrano sulla figura di Gesù, allargandosi non oltre i discepoli e pochi altri/e. Sicché, non dev’essere stato facile ambientare una narrazione nell’età protocristiana. Per questo, ma non solo per questo, è senza dubbio interessante Il pellegrino di Burdigala di Silvana Lanzalotti, nella collana Pandora delle Edizioni Solfanelli (Chieti, febbraio 2023, 143 pagine).
Il fascino di un presupposto storico poco noto è il contenuto saliente del romanzo, senza dubbio ricco di aspetti da rilevare e che aggiunge curiosità a curiosità per i lettori. Nella presentazione, Giancarlo Cavalli mette in risalto la scelta dell’autrice di privilegiare i riferimenti archeologici, alcuni dei quali tuttora visibili, per colmare le lacune sulle tappe del pellegrino, nel viaggio dalla Francia occidentale alla Palestina, attraverso l’Italia.
Archeologo e studioso del passato, Cavalli è stato d’aiuto per i dati storici, la ricostruzione di luoghi e tradizioni. Conosce da tempo Silvana Lanzalotti e ha condiviso con l’autrice il progetto dell’itinerario burdigalense.
Non conosceva particolari sul pellegrino anonimo che da Bordeaux aveva raggiunto i luoghi santi, tuttavia alla richiesta di convalidare la storicità di questo lavoro, ha messo a frutto tutte le conoscenze sulla Giudea e la Galilea in epoca imperiale. Considerando oggettivamente impossibile ricostruire con precisione il cristianesimo agli esordi, per un romanzo in parte di fantasia, ha deciso di fare riferimento a Giuseppe Flavio e Origene, fino al Vangelo apocrifo di san Barnaba. Tutto questo ha portato alla vita il pellegrino, al quale l’autrice ha dato il nome di Orazio.
Silvana Lanzalotti è nata nel 1953, a Reggio Emilia, dove risiede. Ha lavorato nel settore tessile e negli ultimi vent’anni ha gestito una microazienda di maglieria da donna a Carpi. Appassionata d’arte fin da bambina, contava di approfondire in pensione l’amore per la pittura, ma le si è manifestato un altro obiettivo. Incuriosita da sempre dalla domus romana sotto il terreno della casa del nonno in campagna, ha cominciato a impegnarsi per riportare alla luce i resti e ricostruire le origini storiche. Da qui i personaggi, i dati, gli eventi, di questo romanzo storico.
Orazio è un adolescente di Burdigala, l’antica Bordeaux ai tempi di Roma. Con l’amica inseparabile Lucilla, vive gli ultimi tempi della persecuzione dei cristiani. Il credo del giudeo morto in croce e resuscitato dopo tre giorni è vietato dalle leggi dell’Impero. Uno zio della ragazzina è stato prelevato dai legionari e sacrificato nell’arena, ma Orazio è sempre più affascinato dai racconti sulla vita del Cristo e dalla sua predicazione dell’uguaglianza tra gli uomini.
Cresce con Lucilla, unito dalla fede, dalla comune fratellanza nei confronti del prossimo e dalla generosità verso più deboli. Sono gli anni dell’imperatore Costantino, che si dice voglia liberalizzare il culto della religione proibita, influenzato anche dalla madre Elena, cristiana fervente.
A febbraio del 313, arriva la notizia che veniva concessa loro la libertà di pregare il proprio Dio, perché i due imperatori, Costantino per l’Occidente e Licinio per l’Oriente, avevano sottoscritto a Milano l’Editto di tolleranza religiosa. Il provvedimento obbliga a restituire tutti i luoghi, beni e possedimenti requisiti ai cristiani durante il lungo periodo delle persecuzioni.
I due giovani si sposano nel 325, ma Lucilla muore di parto e Orazio, dopo un moto di protesta verso il cielo, si rasserena e ricorda il loro progetto di andare a visitare il Santo Sepolcro in Giudea.
Si assicura i sigilli e i lasciapassare necessari per viaggiare lungo il cursus publicus, il servizio ufficiale di posta istituito da Augusto, a beneficio del rapido spostamento dei messi imperiali. I militari consigliano il percorso meno pericoloso rispetto agli agguati dei barbari. Sceglie i cavalli migliori della scuderia, appronta una borsa di monete, una borraccia e una tracolla con pochi viveri, certo di trovare vitto e alloggio nelle diverse, ottime mansiones romane.
Lo accompagnano due liberti e una coppia di guardie personali. Si aggrega il devoto segretario personale, Ares. Dispongono di un carro coperto di medie dimensioni. Uno più piccolo trasporta viveri di prima necessità e indumenti, olio, tonache, toghe, lampade, coperte riposte in bauli di legno.
Un documento storico, l’Itinerarium Burdigalense, anche Itinerarium Hierosolymitanum, descrive il viaggio di un pellegrino cristiano da Burdigala alla Palestina, per 6900 miglia, testimonianza di un nuovo genere letterario, dei pellegrinaggi ad loca sancta, verso i luoghi santi. Datato 333, è opera di un anonimo pellegrino di Bordeaux, comunità cristiana, probabilmente un funzionario statale con il suo seguito.
Era tipica degli itineraria l’annotazione delle distanze tra le città civitas e i punti di sosta mansio e cambio dei cavalli, mutatio, lungo le vie consolari. Mentre il viaggio di andata seguiva il percorso via terra per la Gallia, anche Cisalpina, i Balcani e la Turchia, quello di ritorno passava da Costantinopoli, proseguiva in Grecia, poi via mare fino a Otranto, quindi intraprendeva la via Appia fino a Roma e poi la Flaminia e la Popilia, verso gli stessi passi in Cisalpina. L’Itinerarium sarà probabilmente durato 15 mesi, con tappe di percorrenza media di 20 miglia al giorno, sull’ottimo sistema stradale romano. La permanenza in Palestina, circa tre mesi.
L’importanza documentaria del testo anonimo è soprattutto storiografica, offre notizie sui luoghi attraversati e sulla toponomastica di centri minori, oltre che sulle condizioni di viaggio e le risorse culturali dell’epoca.
Il pellegrino di Burdigala
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È un romanzo storico molto interessante e ben scritto, che induce il lettore ad apprfondire presso altre fonti, la vera storia del pellegrino e di tutte le tappe che ha percorso! Sono in attesa di leggere il prossimo libro di Silvana Lanzalotti!