Il teorema del babà di Franco Di Mare

“Il teorema del babà” è un romanzo delizioso, così come le ricette che qua e là compaiono nella storia. È scritto da Franco Di Mare, famoso giornalista, in maniera scorrevole, piacevole, e le citazioni inserite compaiono con leggerezza, mescolate con sapienza tra i detti popolari, in modo da non mettere in soggezione il lettore.
La storia è ambientata in provincia di Salerno, a Bauci, paese immaginario il cui nome rimanda alla mitologia. E l’accoglienza a Bauci si fa mestiere; Procolo Jovine è il titolare del migliore ristorante di Bauci, conosciuto e apprezzato anche in un hinterland più ampio. A cosa è dovuta la sua fama? Al fatto che Procolo (anagramma di Proloco?) abbia ereditato non solo un’attività economica dal padre, ma con essa la stessa passione per la perfezione nel realizzare i piatti della tradizione, senza sbagliare un ingrediente, senza venir meno ad una consolidata cultura gastronomica. Anche la moglie Rosa è figlia della tradizione, con sua mamma faceva i babà a casa e li vendeva ai ristoranti della zona, è così che ha conosciuto Procolo.

In paese arriva però qualcosa che sembra minare la tranquillità della comunità e, soprattutto, le certezze della famiglia Jovine: il sindaco si è visto costretto a rilasciare l’autorizzazione per un nuovo ristorante Experience - che assicura "percorsi emozionali in cucina".Il ristorante prenderà il posto di una profumeria, attraverso un cambio di destinazione d’uso. Procolo Jovine vede in un concorrente di fronte al suo locale un’indubbia minaccia. In più, come se non bastasse, il nuovo chef è il Jacopo Taddei.

“Rude come un orso marsicano, Taddei era venerato al pari di una divinità maya ed era corteggiatissimo dai talk show non solo per la capacità di far impennare l’audience con la sua perfidia, ma anche (anzi soprattutto, secondo i suoi detrattori) perché era un uomo bellissimo. Alto, un corpo scolpito dalla disciplina sportiva nonostante fosse prossimo ai cinquanta, volto ruvido e imperfetto, capelli neri spettinati con grande cura, occhi verdi che lanciavano guizzi di luce e lampi di perfidia, Jacopo Taddei era affascinante come un attore. Di lui si era accorto anche il mercato della pubblicità ed era stato chiamato a realizzare la réclame di un noto profumo. (…) Le donne cadevano tutte ai suoi piedi, ma lui sembrava ignorarle.”

Anche Rosa sembra essere sensibile al fascino di Jacopo, che riesce, attraverso la cucina molecolare e le prodezze della chimica a dare gusto a ricette innovative. Leggendo “Il teorema del babà” si imparano meravigliose ricette che sono perle di saggezza scritte con sapienza. Franco Di Mare è una bella persona, un giornalista eccellente, un conduttore televisivo impeccabile, anche un fantastico narratore.