In circolo di Alessio Di Simone - Alessandro Di Sorbo

“In circolo” (Verba Volant edizioni 2019, illustrazioni di Alessandro Di Sorbo) di Alessio Di Simone, laureato in Ingegneria informatica, il quale ha passato l’infanzia con il Mare Adriatico all’orizzonte, è un delicato albo a fisarmonica dedicato al fluire delle stagioni.

Ho aperto gli occhi ed era mattina, una mattina di primavera.

Un fiore si apre alla vita e al tiepido sole che lo scalda. I giorni passano e la luce forte svela una tarda primavera. Di seguito, l’estate si annuncia con il verde dei prati, i fiori sbocciati a grappoli “come le nuvole nel cielo”. Il caldo fa stillare la resina degli alberi mentre le formiche, in processione, si aggirano sul terreno asciutto. Inoltre, “ho aperto gli occhi e il cielo era blu”, si possono osservare stormi disegnare nell’aria figure geometriche. Intanto, una donna, vestita di un abito grigio a pois bianchi incede con le buste della spesa, una per mano, mentre un occhio la guarda e gli appare ferma, come in un quadro. “Un solo attimo che riassumeva tutto”.
Poi, “ho chiuso gli occhi che era quasi sera, una sera d’Autunno”. Da un giorno all’altro si passa dalla bella stagione al malinconico, ma suggestivo autunno dalle foglie gialle e rosse. Il buio che accorcia le giornate sempre di più “era dolce, mi accarezzava”. L’inverno è alle porte annunciato dalle foglie cadute dagli alberi spogli e dalla pioggia che crea tante pozzanghere che riflettono il cielo. Il freddo è giunto e il vento lo si avverte addosso. La natura appare riposare in un mondo a volte grigio. Però, dopo l’inverno torna la primavera e ricomincia il circolo infinito delle stagioni, le quali regalano ognuna di esse qualcosa di speciale e bello.

Un piccolo e poetico testo, concepito su due facciate come un disco, lato A “a occhi aperti” e lato B “a occhi chiusi”, che si può iniziare a leggere da entrambe le direzioni in cui due occhi seguono l’ambiente circostante. Le belle illustrazioni fanno intuire che il tempo passa e va e non si ferma mai, per questo motivo anche un albero che muta il suo aspetto sembra invitare a godere dei beni che la vita offre ogni giorno.

Ho aperto gli occhi e oltre le case, oltre il traffico, c’era il mare.