Io sono l’indiano di Antonio Fusco

Antonio Fusco torna in libreria con un nuovo, avvincente giallo, intitolato Io sono l’indiano (Rizzoli, 2022). Un libro che contiene ingredienti importanti, su cui riflettere:

“Il deputato e i sindaci di Roma, il criminale che gestisce le cooperative, i finanziamenti del Comune. Una miscela esplosiva. Una bomba mediatica ad alto potenziale”.

A condurre le indagini un nuovo protagonista, di nome Massimo Valeri, detto l’Indiano. Un uomo particolare:

“Un bell’uomo. Alto, fisico magro ed atletico, capelli lunghi legati con un codino, pizzetto. Mamma era zingara, e lui ha ereditato i tratti somatici orientali che lo rendono così, ancora più interessante.”

Massimo Valeri: la sua abitazione, una barca; ha come unica compagnia una gatta, Lorena, dal portamento aristocratico, che si rivolge a lui solo quando ha fame. Ha amato una sola donna: Giulia, e vive nel perenne ricordo di lei. Ora, come già anticipato, ha il compito di fare chiarezza su un caso delicato: da una settimana una ragazza eritrea, Zula, staziona davanti al commissariato, inginocchiata. Protesta perché secondo lei i poliziotti non hanno fatto nulla per ritrovare il suo compagno, Jemal. Massimo decide di intraprendere una piccola ricerca, e alla fine trova il compagno di Zula, ma morto. Che fare? Chi ha ucciso e perché ha ucciso proprio Jemal, una specie di fantasma, un uomo di cui, in realtà, nessuno sa niente?

Il romanzo è scorrevole, ed è frutto dei tempi moderni. Le problematiche a lui sottostanti sono quelle dei giorni odierni:

“Il marcio presente nel sistema di finanziamenti alle cooperative che si occupavano di accoglienza dei migranti, e i suoi intrecci sporchi con la politica.”

La vita è un gioco duro, e per certe persone non lascia scampo. Nell’insieme Io sono l’indiano è un romanzo di grande attualità, con un protagonista fuori dagli schemi. Ma che è anche l’unico in grado di sbrogliare una matassa ingarbugliata. Perché spesso il romanzo giallo è lo specchio riflettente dei mali che affliggono la società moderna. Un’ottima lettura.