L’amore non lo vede nessuno
- Autore: Giovanni Grasso
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2024
L’amore non lo vede nessuno (Rizzoli, 2024) è l’ultimo romanzo del Consigliere per la Stampa e la Comunicazione del Presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, che è anche fine e attento scrittore.
Ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto. Sono legati da un patto. Lui ha promesso di rivelarle ogni particolare sulla sua relazione con Federica, la sorella di Silvia morta da pochi giorni in un incidente stradale in circostanze sospette. Lei, in cambio, si è impegnata a non fare ricerche per scoprire l’identità del suo misterioso interlocutore […]
Dopo romanzi storici su fatti realmente avvenuti, sugli orrori della Prima guerra mondiale, ma sicuramente su tutte le guerre, Giovanni Grasso ci delizia con un romanzo basato su una storia del tutto inventata, ma sicuramente, anch’essa, da ripercuotersi nella realtà quotidiana affrontando il tema vero e proprio sul senso autentico della nostra esistenza, cioè di esseri imperfetti.
Attraverso citazioni evangeliche, filosofiche e teologiche, il misterioso interlocutore di Silvia narra tutta la sua storia d’amore con la sorella di lei, Federica.
Sembra come che l’interlocutore, prima denominato “P.”, poi Paolo, nei suoi colloqui settimanali con Silvia, si ponga dinanzi allo specchio e, occhi negli occhi, si interroghi sulla necessità di perdonare o di farsi perdonare.
È un libro che ha anche del giallo per i numerosi colpi di scena in cui l’autore ci fa imbattere magistralmente, utilizzando uno stile fluido e molto articolato.
È un libro che dimostra, e bene, la formazione letteraria, classica, filosofica dell’autore, con appropriate citazioni latine e greche, ma soprattutto l’analisi dell’amore in Sant’Agostino (già il titolo è una frase del teologo d’Ippona tratta dal sermone sull’amore di Dio).
L’amore in tutte le sue dimensioni: carnale, psichico e spirituale.
Le prime due sono (soprattutto nell’era dei socials) o possono divenire anche tossiche in quanto tendono ad un narcisismo, che impera nella società contemporanea, che poi è una parte del brutto ed ulteriore sentimento che è l’invidia. Il terzo (lo spirituale) invece contiene naturalmente quella speranza di redenzione, che tende a prefigurare l’assoluto.
Ma dato che l’amore puo’ essere anche sfuggente, è discreto, oserei dire, e non lo si vede.
Già Dante (che nomina solo Sant’Agostino nell’Empireo, ma la sua filosofia è presente ovunque, come fonte di ispirazione del Sommo Poeta) fa pervadere di amore tutta la sua opera.
Ma è propriamente nella Divina Commedia che codesto nobile sentimento umano raggiunge il trionfo, e ciò legato alla celebrazione della figura della donna come soggetto femminile capace di salvare l’uomo dalla perdizione eterna e redimerlo.
L’amor che move il sole e l’altre stelle.
Con questo verso, Dante racchiude il significato dell’intera opera, di Dio, dell’universo, e soprattutto del fatto che il sentimento di “Ερως” è tutto, è il meccanismo del mondo e quindi della vita.
E credo che Giovanni Grasso nel far raccontare a Paolo tutta la sua storia d’amore con Federica sia perfettamente riuscito in questo intento ed il tutto sfocerà nella vera e autentica sorpresa finale.
Da dove viene l’amore? Se sapessimo rispondere a questa domanda, avremmo svelato il mistero della vita.
Così è riportato nella quarta di copertina. Riflettiamo!
Il libro di Giovanni Grasso avrà senza dubbio il successo che merita.
Recensione di Gianluigi Chiaserotti
Siamo a Civello, poco lontano da Milano, nella chiesa dei santi Cosma e Damiano in una caldissima mattina di giugno. Si sta svolgendo il funerale di Federica, una giovane donna morta in un incidente d’auto a causa della forte velocità.
Affranti piangono la vita spezzata di una donna giovane, bella, ambiziosa, elegante, ammirata, il padre, la sorella maggiore Silvia, con il marito Giulio e le due bambine, insieme a tanti colleghi giunti da Milano: fra loro spicca un uomo maturo, sobrio, austero, elegantemente vestito di scuro, uno sconosciuto che Silvia nota perché gli appare realmente commosso per la morte di sua sorella.
Al cimitero troverà fiori e un biglietto d’amore, siglato con una P., Silvia capisce di non sapere davvero nulla della vita di sua sorella, di non conoscere i suoi amici, di ignorare come potesse permettersi una vita lussuosa, abiti, oggetti, viaggi, vacanze, con il suo lavoro di antiquaria. La curiosità la spinge a fare indagini, fino a scoprire che l’uomo misterioso, con una Mercedes scura, guidata da un autista, visita la tomba di Federica. Fra i due si stabilisce un patto: l’uomo accetta di incontrare la sorella della donna di cui era stato perdutamente innamorato, purché lei non indaghi sulla sua misteriosa identità, e si accontenti di appuntamenti clandestini, una volta alla settimana, di una sola ora: lui si dichiara disponibile a rispondere a ogni domanda che riguardi la sua storia d’amore molto complicata con la bella Federica, durata in modo segretissimo per oltre un anno, ma ormai conclusa.
Da qui in avanti la storia si fa inquietante, piena di colpi di scena, molto perturbante: ne escono due personalità molto distanti, destinate a vivere una relazione amorosa intensa, contraddittoria, a volte molto scabrosa, di cui l’uomo, del quale continuiamo a conoscere solo l’iniziale del nome, non fa mistero: Federica ne esce come una donna dalla personalità contorta, manipolatrice, esigente, pronta a fare richieste esorbitanti all’uomo che ne è totalmente soggiogato, disposto per lei anche all’umiliazione, ad accettarne le bugie e i tradimenti, pur di continuare ad averla tutta per sé.
Gli appuntamenti per Silvia divengono un’ossessione: nello sforzo di conoscere sua sorella, di cui capisce di aver ignorato tutto, si avvicina all’uomo misterioso, è rapita dal suo fascino, dalla cultura, dalla profonda sensibilità: lei, una piccola provinciale, è irretita dall’uomo che legge, ascolta musica, cita testi a lei sconosciuti, è ammantato da un’aura di mistero che la irretisce, confrontandosi con la sua vita piatta, il suo tran tran quotidiano, tanto noioso quanto la vita di sua sorella le appare ogni volta una scoperta sconvolgente: un anello prezioso, infiniti abiti, scarpe, borse, biancheria, tutto stipato nell’appartamento milanese dove Federica è vissuta, non raccontano troppo della sua vita.
In fondo a un cassetto, però, Silvia farà una scoperta destinata a ribaltare la storia.
Giovanni Grasso ha scritto un romanzo di cui mi ha affascinato molto soprattutto la seconda parte, quella che svela il mistero dell’identità di P, quella che chiarisce molto delle grandi contraddizioni che attraversano la nostra contemporaneità.
Il peccato, la trasgressione, la sessualità fuori dalle regole, la passione ossessiva, l’ambizione nel voler raggiungere un amore assoluto, il vero amore, sono questi i temi che l’autore dibatte servendosi di un’efficace forma romanzesca: in questo modo i lettori si trovano a confrontarsi con temi religiosi, etici, sociali, filosofici, psicologici, con grande libertà. Giovanni Grasso racconta un pezzo di storia che somiglia a quella di tanti che hanno vissuto in silenzio e con dolore vicende analoghe a quelle che il libro mette in scena.
Trasgredire le regole, venir meno agli impegni presi, essere travolti dai sensi, soffrire, ricercare la verità, ritornare sui propri passi, affrontare l’incognito, confrontarsi con le proprie pulsioni umane, anelare a un amore totale, seguire la propria vocazione profonda: di questo ci parla con profonda consapevolezza Grasso, e parla davvero a tutti noi.
Attraversare il male ci fa capire meglio il valore del bene, allo stesso modo conoscerei grandi errori del passato ci spinge a cercare con più forza la verità…
In questa frase mi è sembrato di cogliere il senso più sincero del libro, un messaggio di speranza, quello che sulla copertina campeggia come una domanda centrale: “Da dove viene l’amore?” trova nelle pagine del romanzo una sua risposta, un’interpretazione coraggiosa e originale.
Recensione di Elisabetta Bolondi
L'amore non lo vede nessuno
Amazon.it: 18,05 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Un libro perfetto per...
a chiunque vuol leggere un bel libro
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amore non lo vede nessuno
Lascia il tuo commento