L’acero delle stelle
- Autore: Marina Salucci
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Una storia molto particolare è racchiusa nelle pagine de L’acero delle stelle, ultimo romanzo della scrittrice genovese Marina Salucci, che pone interrogativi complessi e difficili sul senso dell’essere e sul valore dell’esserci.
Un’esperienza individuale pervasa dai ricordi di una vita vissuta: immagini, persone, incontri in cui l’anima del protagonista è sospesa tra il passato e l’infinito, proprio come il destino della sua città; l’attesa di un cambiamento, di una speranza, arriverà con un tocco di magia ad offrire una vita giusta. Un viaggio tra realtà e onirismo, verso se stesso, che il destino ha voluto che affrontasse, inceppando in un ramo d’albero (l’albero non è altro che il simbolo dell’uomo stesso), nella consapevolezza dell’aridità della sua vita e del suo lavoro.
Gialmiro vive solo da tre anni nel suo appartamento tecnologico. Le camere grandi sono poco arredate e rispecchiano il suo stile di vita. Le luci programmate ad accendersi quando entra in casa, insieme alla televisione sulla frequenza del Tg, gli tengono compagnia davanti ad una cena preparata al microonde. Dalla finestra di casa sua, quella sera, la città è illuminata dal chiarore delle stelle, era tanto che non si vedeva un cielo così sgombro dalla nebbia. Tra l’alveare di strade, sono intense le luci di un esercito di auto che non se ne vedeva la fine, e forte è il vento che ha soffiato tutto il giorno e che ha lasciato alle spalle chiudendo il portone di casa. Unica diserzione alla sua vita organizzata e pianificata è Francesca, bella e sensuale, la collega con la quale ha una relazione. Il suo nome è segnato nell’agenda sotto la voce appuntamento settimanale, senza nessun apparente impegno sentimentale. Era la vita che aveva scelto trasferendosi a Genova, senza indugio, per il nuovo incarico di lavoro, lasciando Laura e la loro casa fuori città.
È il miglior programmatore di videogiochi che l’azienda abbia mai avuto, i suoi lavori sono famosi e con loro anche lui che ne è il padre. È un uomo di successo, e trascorre la sua giornata intento nella creazione dei suoi videogiochi. Progetta, tra zombie che risalgono dalle profondità, tra teste mozze e braccia insanguinanti, un mondo nel quale gli uomini saranno contagiati dal morso infetto dei morti cannibali. Un lavoro, il suo, nel quale si immerge, simula e modifica l’evoluzione del gioco, a tal punto da non accorgersi che le sue giornate sono da anni ormai sempre uguali.
È ancora affacciato alla finestra intento a guardare la città che splende della luce argentea della luna e delle stelle, quando un piccolo ramo d’acero portato dal vento lo colpisce e lo fa cadere a terra sul pavimento di casa. Da dove è arrivato quel ramo? inizierà a domandarsi. Nel suo quartiere anonimo di strade quadre e palazzi grigi non vi è nessun albero, né tantomeno un acero, nessun giardino pubblico e sui balconi nemmeno uno dei bellissimi fiori che Laura amava coltivare davanti casa. Non ricorda quasi più l’armonia della natura, la bellezza della città con i colori del paesaggio che vanno dal mare in su verso la collina, e la luce del giorno che imperla le cupole delle chiese mostrando la città vecchia nella sua fierezza. Non aveva più ricordi della sua vita e dei suoi affetti. Un cieco senza bastone che sbatteva ovunque distruggendo ogni cosa, così è stato in tutto quel tempo. Quel ramo di acero lo ha schiaffeggiato e scosso e i giorni successivi saranno inquieti e molto difficili. Gialmiro sarà travolto dal ricordo lacerante di Laura, della loro vita insieme in campagna e ricorderà di quando, seduto sotto il cielo, ascoltava la voce del nonno raccontare di storie incredibili, di gesta eroiche, indicando le figure del cielo e gli alberi di aceri intorno alla casa.
“Gli aceri del boschetto vicino alla casa del nonno e, soprattutto quello che aveva voluto piantare proprio davanti alla finestra della tua camera, perché crescesse bello e rigoglioso insieme a te, l’acero delle stelle, lo chiamava, per la forma delle sue foglie…“
La sua è ormai una solitudine così profonda da sentirne il dolore, come se il petto venisse trafitto da una lama. Intanto una pioggia intensa e fitta non abbandona la città, e corre nelle strade come un fiume in piena. Violentata, saccheggiata e ferita più volte, la città si sta sbriciolando insieme alle certezze del nostro protagonista.
L’acero delle stelle è un romanzo introspettivo che conduce il lettore in un viaggio intimo e fisico del protagonista alla ricerca di se stesso, in un lungo e doloroso cammino, nel quale si avrà un tempo per riflettere e un tempo per agire.
L'acero delle stelle
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