L’anarchia è una cosa semplice
- Autore: Gerard Thomas
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2014
"Bomba: si segue la pista anarchica".
"Attentato: la polizia indaga tra gli ambienti anarco-insurrezionalisti".
Quante volte abbiamo letto titoloni simili sui giornali! Dove sono volate bombe e pistolettate, spesso e volentieri si è, di rimando, sospettato subito degli anarchici. Certo, sui libri di storia troviamo gli Enrico Malatesta, i Felice Orsini, i Gaetano Bresci, gente che non si fece pregare per sparare a imperatori e re. Gli anarchici però non sono quei brutti, sporchi e cattivi che molti pensano. Intanto, non tutti vanno in giro a sparare ai governanti. L’anarchico rifiuta per definizione il concetto di Stato, ritenendo che l’uomo possa vivere bene anche senza.
L’anarchia, in sintesi, respinge sia il capitalismo sia il comunismo: anzi, quest’ultimo ancor di più in quanto, nel nome dell’eguaglianza sociale e della tutela della classe operaia, ha prodotto e legittimato sistemi di governo oppressivi e totalitari che hanno stroncato – spesso con tanto sangue - l’esigenza di libertà di interi popoli, come accaduto nella vecchia Unione Sovietica, in Cina, Corea del Nord, Cuba, Cambogia.
Vivere senza uno Stato, senza un’autorità costituita, senza istituzioni che condizionino la libertà delle persone è in realtà un’autentica utopia, perché l’uomo è fondamentalmente egoista, aggressivo, violento, individualista, quindi, se lasciato a se stesso, portato per natura a confliggere con i propri simili.
Pur trattandosi di un’utopia, l’anarchico si batte con tutte le proprie energie per inseguirne la realizzazione: in fondo, egli è un ottimista, senz’altro un idealista perché crede nella parte positiva dell’animo umano, nella libertà, nella piena autorealizzazione delle persone senza doversi vincolare e sottomettere a qualsiasi potere.
Gerard Thomas, dopo il successo de Il comunismo spiegato ai bambini capitalisti, pubblicato sempre da Edizioni Clichy, sforna questo lineare e veloce volumetto, spiegando appunto che cosa sia, rappresenti, significhi l’ideologia anarchica in generale: la volontà di auto governarsi senza il bisogno di delegare parlamenti, governi, istituzioni religiose, economiche, ecc. Fino a qualche anno fa, sui muri delle nostre metropoli, si leggevano scritte tipo "Né stato, né dio, né padroni", siglate sempre con la classica A dentro un cerchio.
Il vero anarchico crede nella possibilità di vivere felici e liberi senza nazioni, frontiere, passaporti, leggi calate dall’alto, polizia e persino senza prigioni.
Fantasticherie? Chimere? Illusioni? Aspirazioni, con tutta probabilità, difficilmente realizzabili, visto di che pasta è fatto il genere umano e come e dove sta rotolando la nostra società.
Ma una cosa è certa: dopo aver sfogliato questo gradevole e arguto pamphlet - Thomas ha il pregio di saper liofilizzare concetti complessi mettendoli alla portata di tutti - , non si potrà non provare simpatia per gli anarchici.
L'anarchia è una cosa semplice
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