L’antro dei filosofi di Giorgio Scerbanenco

La famiglia Steve è a dir poco particolare: il padre Leslie, i due figli Gerolamo e Oliviero, la figlia Carla vivono nell’anonima periferia di Boston in modo trasandato e spartano, in una villetta dimessa, all’insegna del più assoluto rigore morale. Sembrano essere una setta filosofica di puritani: tutte le sere, infatti, sotto la guida di Gerolamo, il fratello più grande, la famiglia si siede intorno a un tavolo per confessare i piccoli peccati quotidiani.
Oliviero ha sposato Luciana Axel, ex cassiera del Caravandhal Box, uno dei più frequentati e vivaci caffè della città. Più che per amore, Oliviero l’ha sposata per “recuperarla” da quella vita secondo loro disonorevole.

Una sera Luciana esce di casa senza farvi più ritorno. Verrà trovata uccisa, con la testa fracassata, sulla riva di un fiume ad una certa distanza con un altro cadavere: il ricco imprenditore Patricio Jerot, detto Padder, amico della vittima e - tra le righe - qualcosa in più.
E’ Arthur Jelling, timido ma caparbio archivista della polizia di Boston, a farsi carico delle indagini. Nonostante l’atteggiamento poco collaborativo, scostante e sgorbutico mostrato dagli Steve, il riservato archivista scoprirà la sconvolgente verità, grazie a una strategia investigativa da fare invidia persino al tenente Colombo.

L’antro dei filosofi (Sellerio, 2010), uscito nel 1942, fa parte di un ventaglio di altri gialli che vedono come protagonista il sommesso investigatore Jelling nella squallida periferia di Boston, anticipazione dei sobborghi della Milano degli anni Sessanta in cui si muoverà l’indimenticabile Duca Lamberti.
Giorgio Scerbanenco costruisce una storia coinvolgente dal sapore surreale, dove situazioni grottesche si accompagnano ad un abile lavoro di cesello psicologico sui protagonisti, dove l’impensabile e l’improbabile si materializzano a sorpresa in paranoica e tragica realtà.
Niente sangue né truculenze varie, bensì un romanzo giallo dall’intreccio raffinato adatto a lettori particolarmente esigenti.