L’ultima mano di burraco
- Autore: Serena Venditto
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2019
Dopo aver firmato Aria di neve, Serena Venditto torna con il sequel intitolato “L’ultima mano di burraco” (Mondadori, 2019), un libro fresco, divertente e molto accattivante. Il libro è il secondo volume in cui ritroviamo, appunto, molti dei personaggi protagonisti del precedente, tra cui il famoso investigatore gatto Mycroft, i quattro inquilini di via Atri 36 a Napoli che sono:
- Ariel, traduttrice di romanzi rosa di scarsa qualità;
- Samule, fidanzato, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo nigeriane;
- Kobe, pianista giapponese che si ostina a parlare sgrammaticato l’italiano;
- Malù, archeologa.
Alle aspiranti gialliste Malù e Ariel si presenta un caso da risolvere. Un famoso professore universitario, tale Temistocle Serra, titolare di insegnamento un po’ particolare come “Teoria dei giochi e delle decisioni”, viene trovato morto dopo aver trascorso una serata in famiglia a giocare a burraco. Sul panno verde
“giacevano diverse carte sparpagliate, ma proprio al centro messe in fila, erano disposte con cura una quindicina di carte francesi in sequenza: donna di cuori, asse e 3 di fiori; 3 e 6 di picche, 3 e 7 di quadri, 3 di cuori, 6 di quadri, asso di cuori, 8 di picche, 2 di quadri, 4 di picche, 3 di fiori e 9 di quadri. Seguivano poche altre carte: un 2 di picche, un 3 di cuori, un asso di fiori, un 6 di quadri, un di cuori, un4 di fiori, ma la loro sequenza appariva scombinata. (…) Ma quello che si leggeva bene era: QA3363736A82439”.
Insomma: come nei più classici dei gialli, quelli dell’età dell’oro, il morto ha lasciato un indizio, un codice da decrittare e sarà compito delle novelle protagoniste riuscire a risolvere l’enigma. Complice un altro personaggio determinante: la professoressa Mariella Papararo, che
“seleziona gli ingressi nel condominio fondandosi su solide basi culturali, prediligendo interrogare gli avventori in mitologia, storia e letteratura greca e romana”.
Un giallo alla ricerca avventurosa di tanti segreti, dove si sente forte l’influenza dei giallisti del passato, dove:
“era una vera e propria sfida tra autori, qualcosa in cui tutti i grandi prima o poi si sono cimentati, un po’ come il delitto della camera chiusa.“
Una lettura frizzante e simpatica, sulla via dell’investigazione letteraria condotta con buona erudizione e molta, tanta ironia. Coadiuvata da un personaggio eccezionale e dal fiuto imbattibile: il gatto Mycroft.
L'ultima mano di burraco: Quattro coinquilini e un'indagine (per non parlar del gatto)
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Un libro perfetto per...
Il libro è adatto a un pubblico che ama sicuramente il mondo delle carte, unito al fascino indubbio del giallo. Ma anche a chi ama i gialli dell’epoca d’oro, da Sherlock Holmes a Jacques Futrelle, ad Allan Poe, trasposti ai giorni nostri.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’ultima mano di burraco
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