L’uomo isola
- Autore: Emanuele Ponturo
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Avagliano
- Anno di pubblicazione: 2016
Dopo una prima prova narrativa del 2011, un piccolo noir, ora l’avvocato romano Emanuele Ponturo propone una prova più impegnativa nel romanzo appena pubblicato da Avagliano, “L’uomo isola”, nel quale affronta il tema del rapporto virtuale che si può creare tra due sconosciuti che si incontrano per lungo tempo solo attraverso email, immagini, foto, e le inevitabili conseguenze che possono derivare da una relazione così anomala e potenzialmente pericolosa.
La giovane Martina è una insegnante romana, laureata e abilitata, ovviamente precaria, naturalmente scontenta, incapace di trovare una seria collocazione professionale e affettiva: lavora in una scuola di recupero vicino alla stazione, i suoi alunni sono demotivati e poco attivi, il corpo docente è raccogliticcio e poco stimolante, la Roma in cui vive è quella odierna: affollata, caotica, dispersiva, in piena decadenza. Frequenta con l’amica Cinzia qualche locale di Trastevere, beve qualche birra con il collega gay Damiano, è svogliata e apatica, fin quando quasi per scherzo comincia una relazione sempre più coinvolgente con un certo Lorenzo, incontrato per caso su una chat dedicata agli incontri sul web.
Ben presto Martina, che si firma Alice, lascia ogni forma di inibizione e il suo scambio con lo sconosciuto che vive solitario su un’isola del Sud, dove gestisce un camping, diventa intimo e fortemente connotato da un intenso erotismo. Comincia per Martina/Alice una forma di ossessione che va avanti per mesi, in attesa spasmodica dei messaggi e la ragazza non esita a fotografarsi in pose erotiche secondo le richieste impositive, violente e stravaganti di Lorenzo, che resta comunque senza volto nella sua eccitata fantasia.
Arrivata l’estate Martina lascia una Roma infuocata e parte per l’isola, decisa a conoscere quest’uomo che le ha cambiato la vita, dandole una nuova curiosità e nuovi desideri, dopo la delusione subita da un primo amore che l’aveva quasi violentata, per poi scomparire.
Il soggiorno sull’isola piena di turisti e campeggiatori occasionali è in un primo momento molto deludente: Lorenzo non mostra di riconoscerla, ovviamente, e la tratta come una normale cliente del suo campeggio. Solo quando la vacanza sta per concludersi, i due si avvicinano e l’uomo racconta il suo dramma, vissuto con la giovanissima Eleonora molti anni prima, una vicenda sentimentale oscura e dolorosa, di cui Lorenzo continua a portare i segni nel cuore.
Pagine molto intense, riferimenti culturali frequenti, soprattutto D’Annunzio, le cui lettere d’amore a Barbara Leoni vengono ampiamente citate, e ancora Il principe felice di Oscar Wilde e un libro di Marguerite Duras, che echeggiano nella storia complicata che lega i due protagonisti.
“L’uomo isola” di Emanuele Ponturo è un libro molto contemporaneo nel descrivere il tipo di relazioni a distanza e solo virtuali così presenti in molta letteratura attuale, ma nel complesso il romanzo non è particolarmente originale, sia nella costruzione dei personaggi, sia nell’intreccio narrativo.
La lingua scorre via fluidamente, i dialoghi sono ben costruiti, ma la storia d’amore a lieto fine è un po’ dolciastra, assomiglia troppo a una fiction televisiva, a una sceneggiatura per un film di successo, che non a una convincente prova letteraria.
L'uomo isola
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