La casa delle voci
- Autore: Donato Carrisi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Longanesi
- Anno di pubblicazione: 2019
Torna Donato Carrisi con La casa delle voci (Longanesi, 2019): un libro intrigante, che si legge velocemente, trascinati all’interno di una storia che stupisce ed affascina. Una storia che non vede, al contrario dei precedenti, né investigazione né la ricerca di persone scomparse. È un viaggio, di gran fascino e precisione, all’interno dei meandri della mente umana, dei suoi meccanismi e dei suoi funzionamenti.
La casa delle voci racconta la storia di Pietro Gerber, psicologo come già lo era stato il suo stesso padre, il famoso Signor B., è denominato “l’addormentatore dei bambini”, perché usa l’ipnosi nei bambini affetti da qualche patologia psichiatrica, nel tentativo di far affiorare ricordi e pensieri sopiti o sepolti all’interno della mente umana. Si sta occupando del caso difficile di Emilian, quando riceve una telefonata da una collega oltre Manica, Theresa Walker che gli chiede di occuparsi di una donna, una certa Hanna Hall. Costei è convinta di aver vissuto da bambina a Firenze e di aver ucciso un suo simile chiamato Ado. Pietro è titubante, ma:
I bambini si fidano di te, io lo vedo, sai. Li fai sentire al sicuro.
Così conosce Hanna,
Trent’anni, abbastanza dozzinale, aspetto poco curato. Il nero le serviva per rendersi invisibile. Aveva lineamenti gentili. Niente trucco. Piccole rughe intorno a occhi azzurri incredibilmente tristi.
Viaggiare all’interno della sua psiche intricata sarà per lo psichiatra fonte di sconvolgimento. Lo riporta, infatti, indietro nel tempo, nella “casa dei tetti rossi”, dove:
Le case ricordano le voci, di chi vi ha abitato, le custodiscono. Parlano una lingua fatta di sussurri, e mi fa paura.
Così nulla è come appare, ed è difficile stabilire la verità. La casa delle voci è una lettura che si divora con ansia. Un romanzo fortemente introspettivo e intimistico. Un percorso all’interno della mente umana, dei suoi segreti, delle sue paure e delle sue devianze, compiuto attraverso un linguaggio che trascina il lettore in un vortice di emozioni e di sentimenti, difficili da dimenticare, perché:
I fantasmi esistono. Perché la paura nasce sempre da una storia.
La casa delle voci è una lettura fortemente consigliata.
La casa delle voci
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Un libro perfetto per...
gli amanti del giallo, soprattutto introspettivo e intimistico. Adatto anche a chi ama studiare la mente umana e i suoi meccanismi psicologici.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La casa delle voci
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La più grande paura di ogni bambino è di trovarsi solo, privato dell’aiuto e della protezione dei genitori; rappresenta una paura atavica, forse la prima paura che si innesta nella mente del piccolo, e se, malauguratamente, la si dovesse provare, essa potrebbe segnare il suo futuro da adulto.
L’incertezza, l’insicurezza, il senso di abbandono, rappresentano il leit motiv di quest’ultima, originale opera dello scrittore e regista, Donato Carrisi, “La casa delle voci”.
Il talento innegabile dell’autore trova una ennesima conferma, con un ulteriore salto di qualità, guidando i lettori in un’insolita, per lui, atmosfera gotica, quasi metafisica, che appassiona e coinvolge!
In una Firenze, quanto mai vivida, conosciamo Pietro Gerber, psicologo infantile e “ipnotizzatore”, il quale aiuta adolescenti maltrattati e traumatizzati, a tirare fuori le loro paure e angosce. Ma, su mandato di una collega australiana, gli viene chiesto di seguire una donna, Hanna Hall, che potrebbe aver commesso un delitto all’età di dieci anni!
Cosa sarà realmente successo? E perchè la “paziente” sa cosi tante cose sul suo terapeuta?
Con un continuo salto temporale, tra ieri e oggi, anche grazie alle sedute di ipnosi, l’autore ci trasporta tra le pagine del romanzo, e con uno sguardo “tipicamente cinematografico”, ci fa assistere alla vicenda, come seduti avanti a uno schermo!
Personalmente ho adorato le atmosfere e la sua innegabile abilità a creare trame complesse ma ben architettate, e sebbene, forse, qualcosa si cominci ad intuire già a metà lettura, questo nulla toglie al piacere e al brivido della vicenda!
Un altro bel colpo, Donato, bravo e grazie!
La più grande paura di ogni bambino è di trovarsi solo, privato dell’aiuto e della protezione dei genitori; rappresenta una paura atavica, forse la prima paura che si innesta nella mente del piccolo, e se, malauguratamente, la si dovesse provare, essa potrebbe segnare il suo futuro da adulto.
L’incertezza, l’insicurezza, il senso di abbandono, rappresentano il leit motiv di quest’ultima, originale opera dello scrittore e regista, Donato Carrisi, “La casa delle voci”.
Il talento innegabile dell’autore trova una ennesima conferma, con un ulteriore salto di qualità, guidando i lettori in un’insolita, per lui, atmosfera gotica, quasi metafisica, che appassiona e coinvolge!
In una Firenze, quanto mai vivida, conosciamo Pietro Gerber, psicologo infantile e “ipnotizzatore”, il quale aiuta adolescenti maltrattati e traumatizzati, a tirare fuori le loro paure e angosce. Ma, su mandato di una collega australiana, gli viene chiesto di seguire una donna, Hanna Hall, che potrebbe aver commesso un delitto all’età di dieci anni!
Cosa sarà realmente successo? E perchè la “paziente” sa cosi tante cose sul suo terapeuta?
Con un continuo salto temporale, tra ieri e oggi, anche grazie alle sedute di ipnosi, l’autore ci trasporta tra le pagine del romanzo, e con uno sguardo “tipicamente cinematografico”, ci fa assistere alla vicenda, come seduti avanti a uno schermo!
Personalmente ho adorato le atmosfere e la sua innegabile abilità a creare trame complesse ma ben architettate, e sebbene, forse, qualcosa si cominci ad intuire già a metà lettura, questo nulla toglie al piacere e al brivido della vicenda!
Un altro bel colpo, Donato, bravo e grazie!
’La casa delle voci’ è il primo volume che leggo di Donato Carrisi. Il libro mi è stato consigliato da moltissime persone. Generalmente non leggo romanzi thriller, ma visto il successo dell’autore non ho potuto fare altro che provare a leggere una delle sue opere.
Devo partire dicendo che la trama è sicuramente interessante, molto inquietante, quindi facilmente apprezzabile anche da coloro che sono appassionati del genere horror.
L’autore è un maestro nel tenere il lettore incollato alle pagine. Il ritmo è molto incalzante, la scrittura lineare. I personaggi sono ben caratterizzati e approfonditi.
Il finale non mi è piaciuto molto, forse perché avevo già capito dove sarebbe andato a parare il tutto senza troppe difficoltà.
Rimane un bel libro da leggere pieno di suspence!