La classe di Erich Segal

Erich Segal (1937 - 2010) fu l’acclamato autore di Love story, ma pochi sanno che fu anche professore di studi classici ad Harvard e a Oxford.
Quando negli anni Ottanta andavo all’Università desideravo un libro che rappresentasse me e le mie amiche, ma dato lo scarso interesse della letteratura italiana per il mondo universitario ciò non era possibile.
Nel 1986 uscì questo libro, La classe di Erich Segal, edita in Italia da De Agostini e per ciò che mi riguarda letto nell’edizione Club degli editorie. Subito capii di aver trovato il libro che tanto cercavo e le mie amiche furono d’accordo.

Non era un capolavoro, ma raccontava di giovani universitari che andavano ad Harvard nel 1958 "era una vocazione andarci" diceva l’autore e le vicende raccontate rispecchiavano il concetto. È la storia di Andrew (narratore), Ted (studente di lettere classiche, alter ego dell’autore), Danny (pianista italiano), George (profugo ungherese), Jason (ricco ebreo, anche questo alter ego dell’autore) e la loro vita.
Nella prima parte si narra delle loro storie e della vita universitaria in modo più veritiero a mio giudizio che non nei film dei college americani. I giovani hanno le loro esitazioni e i loro problemi, ma sono tutti accomunati dall’orgoglio di appartenere ad Harvard e dal sogno americano che deve essere raggiunto anche se si perde l’amore. Ted deve scegliere tra il carisma di Harvard e la donna che ama, George pospone l’amore di Catherine alla politica, pentendosi. Arrivati al 25esimo anniversario dalla laurea, gli ex ragazzi cantano più le loro sconfitte che le loro glorie. Eppure scoprono di volersi bene.

Le tematiche di Segal sono notevoli: la società americana non è affatto egualitaria, è divisa in razze (Jason è ebreo e non può entrare in certi club), classi (Ted e Danny sono figli di immigrati e dovranno lottare per migliorare la loro posizione), sesso (Sara, la donna di Ted, rinuncerà alla carriera accademica). Sono fattori che possono determinare il destino di una persona.
L’autore si sofferma sui cambiamenti avvenuti tra il 1958 e il 1983 in America e nel mondo. Un modo per calare in una realtà vasta realtà particolari.
Perfido il ritratto che Segal fa dell’università quando Ted entra a far parte del corpo accademico e che solo uno che la conosceva bene poteva fare.
Lo stile del libro è semplice e scorrevole. In conclusione un’opera che per me ha rappresentato gli anni delle amicizie universitarie che sono uniche nella vita.