La dittatura dell’inverno
- Autore: Valeria Ancione
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2015
“Funzionava tutto: il lavoro, la famiglia, io, perché come mai nella mia vita mi sentivo bella. Eva me lo diceva continuamente e intorno a me c’era una strana aria, ovunque mi girassi c’era qualcuno che sembrava guardarmi in un modo nuovo”.
Nina è una donna a cui non manca nulla, bella, dinamica, con un marito affettuoso, cinque figli, tre librerie al centro di Roma, una bella casa nella capitale e una al mare dove si rifugia ogni estate a Ventotene. Una vita perfetta, forse anche troppo perfetta, ma Nina come molte donne ha in lei quel malessere d’incompletezza, d’insoddisfazione, quel male di vivere che la porta a cercare un cambiamento. L’occasione le giunge in piscina quando incontra una ragazza, Eva, conosciuta per caso durante una festa di matrimonio. In maniera del tutto imprevedibile e impensabile Nina s’innamora di Eva e tra sensi di colpa verso la famiglia, falsa morale e ipocrisia dettata dalle leggi sociali, le due donne profondamente diverse, ma del tutto complementari, vivono la loro intensa storia d’amore.
Fin qui nulla di male anzi la narrazione introspettiva della protagonista che non vuole ammettere neanche a se stessa la possibilità di amare contemporaneamente due persone, il marito Michele e l’amante Eva, e in più di essere lesbica, arricchisce di uno spessore umano non indifferente il primo romanzo di Valeria Ancione, giornalista, madre e moglie, donna, proprio come Nina, dal titolo “La dittatura dell’inverno” (Mondadori, 2015). L’io narrativo si apre ai lettori attraverso una complessa indagine psicologica, approfondita anche dalla corrispondenza che Nina terrà con il suo terapeuta, giungendo all’affermazione e all’autoconvinzione che “non è sempre detto che chi ha tutto sia in pace con se stesso” e ancor di più che una seconda relazione o una trasgressione, in generale nella quotidianità perfetta ma sempre uguale, può permettere a una donna di vivere meglio la sua vita, insegnandole ad amare e accettare la propria vita.
La forzatura a mio giudizio, in questo romanzo, scritto da una donna per le donne, è voler complicare la trama con altre relazioni amorose irrisolte, sospese, di fatto platoniche. Due sono, infatti, gli uomini che s’innamorano di lei e lo manifestano, timidamente un professore, con cui Nina dovrebbe tenere dei seminari su William Shakespeare in una delle sue librerie e apertamente un direttore, che vuole che Nina tenga una rubrica sul suo giornale. E allora la domanda che Nina si pone, me la faccio anche io:
“Cosa volevo da Eva, dal professore, dal direttore? Cosa volevo dal caos che avevo generato senza quasi rendermene conto?”
Perché Nina non si sottrae a queste altre relazioni, ci pensa, ci scherza, fa il primo passo e poi si ritrae, anche esse entrano, insomma, a far parte della sua vita già abbastanza incasinata.
Lo stile di Valeria Ancione è semplice e lineare, la narrazione si gioca tutta proprio sul titolo “la dittatura dell’inverno” perché è a Roma, in inverno, tra portare i bambini a scuola, passare nelle librerie e controllare se tutto procede bene, organizzare presentazioni di libri, cucinare torte e biscotti per la sala da tè, una delle librerie, tra la piscina, Eva, il professore e il direttore che, di fatto, Nina si sente schiacciata mentre a Ventotene, in estate, quella parte istintiva dentro di lei si libera e abbronzata, alleggerita, Nina conquista la sua vera autonomia.
La dittatura dell'inverno
Amazon.it: 15,19 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La dittatura dell’inverno
Lascia il tuo commento
Libro d’esordio decisamente inutile del quale si può fare volentieri a meno. Scritto con mano incerta si perde nei meandri di storie che vorrebbero scandalizzare ma che risultano, alla fine, elucubrazioni di borghesi in perenne deficit di emozioni. Che chi gestisce librerie faccia anche crostate (è il caso della protagonista) non rende meno amara la lettura dei capitoli che si susseguono all’insegna della noia più imbarazzante. La protagonista ama una donna? Buon per lei se ha fatto finalmente outing...