La fuga di Anna di Mattia Corrente

Mattia Corrente esordisce nel campo della narrativa con un romanzo potente dal titolo La fuga di Anna, edito da Sellerio (2022) Un romanzo forte, bello e di grande impatto emozionale.

La storia è questa: Anna sposa Severino, controvoglia e poco convinta. Perché? Perché è profondamente convinta che “nessuna forma d’amore" possa riuscire a "bastare". Trascorre, comunque, la sua vita con lui, che:

“Sognava di diventare un meccanico della Ferrari, prima di finire in un ufficio postale a contare banconote.”

Fino a quando, una mattina, Anna scompare. Severino lascia passare un anno sperando. Ma ha ottant’anni e

“Alla sua età la speranza è una perdita di tempo che posso concedermi senza conseguenze.”

Così decide di andare a cercarla. Inizia un viaggio all’interno della Sicilia, su e giù, ripercorrendo tappe di un’esistenza al limite: da quando Anna seppellisce l’abito da sposa in giardino a quando perde il figlio tanto desiderato, alla scomparsa nel nulla del suo stesso padre, Peppe, che la segna per sempre:

“Lo stesso ci vuole coraggio, a scappare e a non tornare più, e a provare a essere un altro mentre sei ancora in vita.”

La fuga di Anna è una storia di grande pathos, a più voci. Un dialogo continuo con i fantasmi, con una donna che vive non vista, alla continua ricerca di ciò che non è, di ciò che non è mai stato. Riuscirà Severino a ritrovare Anna?

Un messaggio sublime, uno scavo escatologico intimo e umano stupendo, alla ricerca di un qualcosa di indefinito, che costa all’infinito. Libertà? Indipendenza? Sono veramente sinonimi? E sono per tutti o no? Domande poste con un linguaggio raffinato e di ottimo impatto narrativo. Un esordio di qualità. Una segnalazione letteraria che non può che distinguersi.