La guerra di Toni di Fabrizio Lo Bianco

Verso la fine degli anni Cinquanta del secolo scorso a Cagliari, “città che dà sulle saline”, Rolando Piras, ambizioso “quarantenne cronista di belle speranze”, era in cerca di uno scoop che gli avrebbe consentito di fare il grande salto e fuggire dall’isola che a lui “stava stretta”. La città, dove il giornalista viveva e lavorava presso un giornale di provincia, a più di dieci anni dalla fine della II Guerra Mondiale ancora mostrava le ferite evidenti dei bombardamenti subiti. Cagliari, nonostante fosse stata distrutta per tre quarti di essa, stava tornando alla vivacità di un tempo. La capitale sarda aveva patito pesanti e violenti bombardamenti da parte di un centinaio di aerei statunitensi.

Nel raid aereo del 17 febbraio 1943, tragico evento protagonista del libro, si erano contati quasi cento morti nella sola Cagliari. Il motivo di tale accanimento andava ricercato nel fatto che gli Alleati volevano convincere i tedeschi che lo sbarco sarebbe avvenuto in Sardegna e non in Sicilia come poi fu nel luglio dello stesso anno.

“In guerra a volte l’unica possibilità è scegliere il male minore”.

Rolando si era imbattuto per caso in un uomo che gli aveva segnalato la storia particolare di Toni “unu gruttaiu”, un giovane uomo di circa venticinque anni che viveva da solo in una caverna umida, “illuminata da candele e lampade a gas” adibita a rifugio durante l’ultima guerra. Toni parlava a stento e a malincuore usciva dalla caverna. Il giornalista vedeva in Toni spregiudicatamente il sensazionale colpo giornalistico che lo avrebbe condotto alla ribalta nazionale. Toni era uno dei sopravvissuti al suddetto raid aereo. Il ragazzo, all’epoca dodicenne, all’insaputa dei genitori, era arrivato con il treno da Gomas, un piccolo borgo distante sei chilometri, in visita nella capitale sarda insieme a due suoi amici per andare al cinema, “unico vero lusso che poteva permettersi”. Una pioggia di bombe sganciata dai cacciabombardieri alleati non aveva dato tregua alla popolazione distruggendo porto, stazione e tante palazzine.

Fabrizio Lo Bianco, insegnante di lettere alle scuole medie, già autore di fumetti, cartoni animati e libri per ragazzi, con La guerra di Toni, libro che appartiene alla narrativa per ragazzi, narra un episodio doloroso e poco noto della nostra storia recente visto attraverso gli occhi innocenti di un bambino.

Scorrendo il testo nel settantesimo anniversario della fine della II Guerra Mondiale, il lettore si ritrova coinvolto nelle vicende di questo coraggioso piccolo uomo che alla fine di un duro percorso avrà purtroppo perso l’innocenza e l’infanzia. Lo stesso cinico Piras, che riteneva di avere le qualità per “diventare il nuovo Montanelli”, capirà che nel suo mestiere è necessario avere un cuore e un’anima.

“Fà che non suoni la sirena, fà che non vengano gli aeroplani, fammi vivere sino a domani e se qualche bomba casca giù dolce Madonna salvami tu”. (Preghiera dei bambini cagliaritani, 1943).