La libera repubblica degli anziani
- Autore: Luciano Gelli
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
Noceto, un piccolo borgo arroccato su un colle appenninico, è stato spopolato dalla crisi del lavoro. I giovani sono partiti e hanno dimenticato i parenti anziani, sempre più anziani e abbandonati a se stessi. Questi si sono ribellati e hanno deciso di isolarsi dalle istituzioni, dall’Italia che li ha delusi, arroccandosi nel borgo, instaurando una repubblica autonoma con proprie regole e con “accorgimenti” a proprio favore, quale la gestione “opportunistica” dell’anagrafe, a favore di una contabilità che assicura una discreta qualità di vita agli anziani.
"I frutti dei nostri lombi, i familiari più stretti, una patria indifferente, l’intero genere umano ci hanno ripudiato senza tanti complimenti e si limitano ad aspettare che togliamo il disturbo. Per reazione abbiamo inventato un’alternativa che ci permette di vivere decorosamente, ci regala giorni sereni e ci promuove al ruolo di protagonisti e non a inutili, patetiche scomparse."
Si è così creata un’enclave che segue delle proprie regole, un proprio ordinamento, ma non può evitare l’effetto della vecchiaia sulle persone e, soprattutto, sancisce definitivamente la tragedia dell’isolamento degli anziani, a cui resta solo un futuro di acciacchi e di attesa dell’ultimo giorno.
Questi equilibri vengono perturbati dall’arrivo di una giovane coppia di cittadini stranieri che getta lo scompiglio anche solo per la loro età. Michele e Laura vengono visti come dei barbari invasori che mettono in pericolo il futuro della “repubblica” provocando una forte reazione di difesa.
"Ci considerano come una specie di virus contagioso, un agente destabilizzante da combattere con estrema ferocia."
In effetti, la loro presenza ha un effetto catalizzatore che avvia dei moti di ribellione revisionistici mettendo in discussione il senso e l’effetto della rivoluzione repubblicana geriatrica. Si scopre così che l’unità non c’è veramente e si formano delle fazioni contrapposte con episodi di violenza, di solidarietà, di cooperazione e di competizione che gettano in subbuglio l’ordine costituito; ancor più quando Laura partorisce Samuele: la ribellione contro “l’ordine costituito” si organizza a fronte della presa di coscienza che la vita richiede il ricambio generazionale, altrimenti si esaurisce. Ma non tutti possono accettarlo.
Emblematico il personaggio di Gilda, la “signora in rosso” (che nulla ha a che vedere con l’immagine di copertina), che risulta essere l’anima del borgo e che lotta per la sopravvivenza adattandosi alle tappe della vita vivendole tutte, fino in fondo.
La libera repubblica degli anziani di Luciano Gelli è un romanzo serio, che fa riflettere sui valori veri, e nel contempo divertente, ponendosi brillantemente sull’onda di analoghe storie geriatriche allegre quali Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve e Il centenario che voleva salvare il mondo di Jonas Jonasson, La piccola ottantenne che cambiò tutte le regole e La banda degli insoliti ottantenni di Catharina Ingelman-Sundberg, solo per citarne alcuni.
Un modo allegro per far riflettere sul fatto che la popolazione globale invecchia sempre più e il mondo intero diventa sempre più “un paese per vecchi”. In effetti, quello di un borgo geriatrico non è un’idea del tutto nuova, bensì in linea coi piccoli “villaggi” o quartieri di anziani nati in California, in Spagna, in Thailandia, ecc.
Luciano Gelli, elbano di Portoferraio, si è laureato in medicina e chirurgia a Pisa nel 1972 e per 43 anni ha fatto il medico. Ha pubblicato i racconti Ognuno ha una storia e Ilva insula (2007), come pure i romanzi Scoglio d’Africa (2008), La Biga, Via dolorosa (2011), Io e Freddie Mercury (2017) e Usura (2016).
La libera repubblica degli anziani
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