La ninnananna degli alberi
- Autore: Alice Bassoli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Corbaccio
- Anno di pubblicazione: 2024
Tredici fogli bianchi, strappati da una vecchia agenda. Su ciascuno, soltanto una lettera dell’alfabeto, scritta con un pennarello indelebile. Formano due parole. Zia Adele trasforma in un gioco enigmistico l’ultimo “tassello” della verità, un anagramma che dovrebbe portare la nipote a scoprire il pezzo mancante.
Chi leggerà questo romanzo sarà più di un passo avanti rispetto a Isabella, la protagonista del mystery di Alice Bassoli, tutt’altro che hard secret, piuttosto elegante invece, rilassato e rurale ma intrigante, La ninnananna degli alberi, novità nella collana “Narratori Corbaccio” (febbraio 2024, 274 pagine).
Riprendiamo insieme il prologo, le prime righe del libro, per essere ancora più in vantaggio.
Ad Adele dolgono le ossa, i muscoli, ogni parte del corpo sembra esserle nemica. Perfino respirare è diventato difficile. Ne ha per poco, i medici sono stati brutalmente sinceri: tre settimane, un mese al massimo.
È andata dal notaio per mettere il testamento nero su bianco e ora dovrebbe scrivere il messaggio, la vera e più preziosa eredità per sua nipote: quello che ha taciuto a tutti. Eppure nemmeno adesso si sente pronta a rivelarlo e non è certa che Isabella sia pronta ad accoglierlo. Per questo, ha optato per una sorta di enigma.
Forse Isabella non capirà, forse non si accorgerà di quelle due parole, tredici lettere dell’alfabeto, una per foglio. O forse sì, se è destino. Studia la stanza intorno e si domanda dove nascondere i fogli, sui quali ha indicato la mappa per condurre la nipote alla verità.
Un breve accenno di scrittura ed è subito grande amore per Alice Bassoli, reggioemiliana del 1981, abituata dalla tenera età ad ascoltare buona musica leggera internazionale, eredità del padre e a leggere ottima narrativa, merito delle letture condivise con la mamma. Da parte sua, se inventa storie fin da bambina ha cominciato a scrivere soltanto doppiati i trent’anni, ma è come se lo facesse da sempre, tanto il suo tratto è maturo, lo stile sicuro, lo sviluppo della trama originale, teso a sorprendere, piacevolmente diviso tra un passato non remoto e un presente in cui si scioglierà il mistero. I caratteri dei personaggi sono scanditi con una pienezza sorprendente per un’autrice al debutto, non a caso tra i cinque finalisti del concorso “Amazon Storyteller 2022”, su oltre millecinquecento concorrenti.
Prima dell’estremo lascito di Adele, Isabella ha diciassette anni, qualche problema con una femminilità in pieno rigoglio, che la imbarazza più che rassicurarla e tant’angoscia perché Valeria non è tornata a casa. La gemella, pur tanto intemperante, non ha mai fatto così tardi. La regola in vacanza, ospiti della zia in collina, è di non rientrare oltre le due di notte, per non farla preoccupare.
Un altro salto avanti e a trentasette anni è di nuovo là, con tutte le sue ansie, sopite dai superalcolici e con la figlia adolescente Emma, in quella casa in collina a Cadelbove, da cui tenta di fuggire dal 1998 e che invece ha perfino ereditato.
Sempre nell’estate di vent’anni prima, Valeria e Isabella, gemelle diverse, una sicura e disinvolta l’altra secchiona e riservata, hanno scoperto una casa del mistero insieme a due fratelli locali, Alberto, alto, forte, deciso e Lorenzo, timido, silenzioso. Le sorelle e i ragazzi Aldovrandi si conoscono da bambini, sono inseparabili nei mesi estivi da quando i genitori portano le figlie a trascorrere l’estate da Adele, anche dopo il matrimonio con “quell’energumeno” di Alfonso.
Forzando un lucchetto, s’introducono in un’abitazione abbandonata, accanto alla casa della zia. Una casa disabitata da un paio di decenni, erbacce incolte all’esterno, nessun mobile all’interno, segni di abbandono dovunque. Eppure, sulla porta chiusa a mandata di una stanza, qualcosa stride con la trascuratezza del resto: simboli geometrici inquietanti dipinti con un aerografo, una stella a cinque punte, dallo stipite penzola un osso legato a un nastro nero. Sembrano segni satanici.
La desolazione totale di quel posto atterrisce e attrae allo stesso tempo. Una notte, dalla camera da letto della zia, notano delle luci provenire dalla stanza “del male”.
Alberto propone di andare a spiare, una sera. Isabella e Lorenzo si esprimono negativamente all’istante: “Scordatelo!”, “Io non voglio immischiarmi”. Valeria sulle prime non parla, poi domanda quando andranno a sbirciare...
Zia Adele, i gomiti appoggiati al tavolo, rapita da una soap opera mentre taglia rapidissima le punte dei fagiolini, viene distratta dalla visibile preoccupazione di Isabella, che scambia per noia. Le propone uno dei suoi giochi. Prende il block-notes accanto al telefono e scrive una decina di anagrammi. Le dice che sono facili, da risolvere in venti minuti di tempo. La ragazza comincia a studiare quelle parole scomposte, in cerca di una soluzione.
Un’altra cosa che i lettori conosceranno e che Isabella ignora invece (nel frattempo ha ritrovato lassù Lorenzo, appuntato dei Carabinieri a Cadelbove), è una pagina di Valeria.
Caro diario, ho paura. Quegli occhi mi fissano.
Scrive che l’altro giorno, al parchetto, “era lì”. Aggiunge di avere fatto finta di niente, era con i ragazzi, ma si sentiva osservata con insistenza. Non ha riferito a nessuno, nemmeno alla gemella, sebbene tra loro non ci siano mai stati segreti.
Custodirò questo timore per me sola. Al massimo confiderò a te, caro diario, i miei pensieri più bui, quelli che tengo nascosti al mondo intero. Forse, un giorno.
La ninnananna degli alberi
Amazon.it: 16,05 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La ninnananna degli alberi
Lascia il tuo commento