La ragazza che amava Audrey Hepburn di Rebecca Serle

Ne La ragazza che amava Audrey Hepburn (De Agostini, 2019) Rebecca Serle dà voce a Sabrina, una ragazza di neanche vent’anni che prende il nome da uno dei personaggi interpretati dall’icona del cinema, alla cui grazia e talento si ispira.

Un amore infinito.
Sabrina è giovane, carina, spigliata.
E curiosa.
Per divertirsi decide di stilare una lista.
Che tipo di lista? Semplice: deve scrivere il nome di cinque persone che desidererebbe invitare a cena.
Facile, no?
Ovviamente il fidanzato e la sua migliore amica, loro non possono proprio mancare.
Poi suo padre (anche se non riesce a chiamarlo così) e un professore.
Sì, lo so, ne manca una.
Il fatto è che la quinta persona in questione è…l’attrice Audrey Hepburn!
Sì, proprio lei, nessun caso di omonimia.
E niente, la cosa finisce qui.
Gli anni passano e, un bel giorno, queste cinque persone si materializzano davvero a casa sua, per la sua famosa cena.
Una cena che partirà dagli antipasti e sarà bagnata da ottimo vino.
Le lingue si scioglieranno e ognuno dirà il motivo della sua visita.
Motivi che si ancoreranno al passato e che trasformeranno una piacevole serata in una sorta di resa dei conti.
Sabrina sconfiggerà i propri demoni o soccomberà?
A voi il piacere di scoprirlo…

Rebecca Serle ci parla con dolcezza e qualche punta di amaro al tempo stesso.
Uno stile magnetico che tratteggerà per noi personaggi che si muoveranno in uno scenario così vivido che ci sembrerà di poter toccare ogni cosa con mano.
Vi posso assicurare che avrete la sensazione di essere lì con loro, seduti a quel tavolo che ospiterà i protagonisti di questa storia.
Aggiungiamo dialoghi perfetti e avremo il quadro completo della situazione.
Una situazione che sembrerà sempre sul punto di sfuggire di mano alla nostra dolce protagonista.
Ma noi tiferemo per lei e divoreremo le pagine una dopo l’altra, in attesa di quel lieto fine che sempre bramiamo.
Una storia dedicata a chi ama il romanticismo, a chi cerca quelle sensazioni dolci e tenere che troppo spesso (e magari da troppo tempo) mancano nelle nostre giornate.
Per i delatori del genere potrebbe essere l’opportunità di leggere qualcosa di bello, nonostante non sia del vostro genere preferito.
Potreste rimanere sorpresi, sapete?