La ragione era carnale
- Autore: Mariagloria Fontana
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
È il 2007, il Ministro Padoa Schioppa ha definito i giovani dei bamboccioni e l’universo virtuale dei social network è da poco diventato uno spazio per condividere interessi e passioni. La trentenne Bianca, fidanzata con Davide, si accinge a diventare una giornalista tra lavori precari e notti trascorse davanti al computer. L’incontro virtuale con Nightporter sul social musicale Myspace.com è l’inizio di un viaggio interiore ed esistenziale il cui motore, destabilizzante e seduttivo, è il fascino di una vita sconosciuta che si svelerà gradualmente attraverso una fitta corrispondenza tra i due.
“La ragione era carnale” (Armando Curcio Editore, 2017), primo romanzo della giornalista Mariagloria Fontana, è il racconto di una crescita, dell’evoluzione maturata dalla protagonista dopo aver attraversato, e dunque indagato, la complessità del desiderio. È proprio il desiderio, nutrito dall’assenza e corroborato dalla forza delle parole scritte, ad essere l’ulteriore protagonista di un romanzo che è insieme di formazione ed epistolare.
“Il desiderio è un’incognita che frantuma l’amore, anche il più solido, perché le persone che ami e che non esistono, spesso, coincidono”
afferma l’io narrante di Bianca. Questa frase, che ha l’incisività di un’epigrafe, assume nella narrazione un valore profetico e allo stesso tempo illumina di una luce vagamente sinistra il racconto di un amore che ogni personaggio declinerà in modo diverso.
La storia di Bianca, Davide e Tommaso sembra contenerne tante altre, anche quelle dei lettori. Facile, infatti, è l’immedesimazione. A quanti è capitato di “innamorarsi” nel vuoto spazio virtuale riempito di suggestioni e proiezioni? Bianca e Tommaso-Nightporter sono due personaggi speculari che nella reciproca solitudine sperimentano la “pienezza” di quel vuoto, la carnalità delle parole. I lettori seguono con impazienza il filo rosso di quel desiderio che non è banalmente dissoluto ma vissuto con un’istintiva vocazione, come elemento che ordina, anche solo per un momento, le loro esistenze.
Le citazioni di David Foster Wallace, Francis Scott Fitzgerald, Marcel Proust e Fëdor Dostoevskij poste all’inizio sono l’introduzione ideale e pertinente di un percorso di incantamenti e disvelamenti come titolano le due parti in cui è suddiviso il romanzo.
Una narrazione fitta di rimandi cinematografici e musicali che scandiscono, facendone da costante sottofondo, le riflessioni che emergono durante e dopo la lettura perché Mariagloria Fontana, come Bianca, lascia tracce innumerevoli e indelebili nelle domande che ci pone direttamente e in quelle che affiorano più velatamente dentro di noi.
La ragione era carnale
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ho letto d’acchitto la ragione era carnale , pulito , senza errori, con parole ricercate , di ottima cultura . il dialogo senza ricami ma scarno ed efficace , come da scrittura moderna ma non povera. Una bella storia di oggi più attuale di ieri . l’amore per la parola scritta, un’amore romantico , anche antico, condito con la passione del cinema ,Un bel romanzo , una bellissima scrittrice