La sottovita
- Autore: Francesco Savio
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2019
"La sottovita" (Mondadori, 2018) è l’ultima pubblicazione di Francesco Savio; si tratta di un romanzo breve, un’insolita storia che induce a riflettere sulla situazione di quotidianità del protagonista.
Luciano Bianciardi, prima venditore di elettrodomestici, poi libraio, divide la sua vita tra lavoro e famiglia. In casa le cose non vanno così male: felicemente sposato e padre di due bambini, il protagonista del romanzo sente i propri doveri di capofamiglia e padre un po’ troppo ingombranti. Seppur legatissimo al nucleo familiare, tanto da dedicarsi svariate ore del giorno ai suoi bambini sostituendosi alla moglie, anche lei impegnata in un’attività.
Luciano, che ci parla della sua vita in prima persona, all’inizio del libro si ritrova coricato su un prato perché, durante una vacanza in montagna, viene preso letteralmente di mira da un esemplare di razza bovina delle Highlands, nonostante la mansuetudine dell’animale e il passeggiare tranquillo di chi racconta. Ecco l’inizio di una storia che si dipana tra realtà e fantasia del protagonista stesso e la cui vicenda iniziale parrebbe bizzarra, ma che poi così strana non è. Pare che Luciano, o colui che l’autore vorrebbe personaggio principale di un romanzo che non riesce a scrivere, si senta sovrastato non solo dal bovino ma dalla vita stessa. Ecco cos’è "La sottovita," quella che viene accettata, ma non gradita se hanno aspirazioni, magari anche talento che però non può sbocciare, perché sopraffatto dagli impegni della quotidianità.
La nostra, in fondo, era una specie di sottovita: il tavolo della cucina completamente sommerso da piatti e bicchieri, dai resti della cena da eliminare, dalle macchie sulla tovaglia e sul pavimento, incomprensibilmente bianco, dall’acqua, o peggio, dal succo di mela rovesciato. Tutto da rialzare, sciacquare...
E allora, si domanda il protagonista, come poter trovare un angolo, uno spazio fisico e temporale privato per dedicarsi alla scrittura? Forse ci si dovrà ridurre come il grande Nabokov costretto a rinchiudersi nella toilette per trovare un po’ di pace? L’autore non riesce più a dar forma scritta ai suoi pensieri, a dedicarsi al tanto sognato romanzo che non riesce a scrivere, perché, alla fine della giornata di lavoro, hanno priorità assoluta i figli e la famiglia in generale. Dopo il lavoro in libreria e l’impegno di padre non resta che mettersi passivamente davanti alla televisione a guardare una partita oppure un film.
A chi legge vien da commentare “Ma in fondo questa è la vita di tanti..” Allora in che cosa si distingue "la sottovita"?
Nel desiderio di scrivere e, per questo di guardarsi intorno con quella calma e quella tranquillità che fanno godere del bello e alimentano la creatività. Non è una tematica forte questa, non ci sono drammi o scene che tengano con il fiato sospeso, ma, a volte, la quotidianità viene sottovaluta e poco presa in considerazione. Non si tratta di cattiva sorte, ma semplicemente di vita con i suoi pro e i suoi contro: di essa racconta, con stile fluido e scorrevole, Francesco Savio .
La sottovita
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