La stazione
- Autore: Jacopo De Michelis
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2022
La stazione di Jacopo De Michelis, edito da Giunti (2022), è un libro ricco e complesso: moltissime le storie che si intrecciano lungo le più di 800 pagine del libro, la lotta del bene contro il male assume innumerevoli volti.
Il lettore si trova invischiato in un numero imprecisato di dicotomie: luce contro oscurità, sacro contrapposto al profano, amico contro nemico, presente e passato, verità e menzogna, solo per citarne alcune.
I protagonisti principali della storia sono l’Ispettore Mezzanotte, poliziotto con un passato turbolento e con un conto in sospeso con chi ha ucciso suo padre il famoso Commissario Mezzanotte; e Laura una ragazza di buona famiglia con una particolare dote empatica. A unirli sarà un mistero legato al sottosuolo della Stazione Centrale di Milano, teatro delle indagini, un intricato dedalo di vite e storie da raccontare, un posto sconosciuto alla maggior parte degli avventori della stazione.
Pur avendo avuto un’impressione positiva sul libro, ho apprezzato molto di più la prima metà della storia che non la seconda: personalmente avrei suddiviso l’uscita della storia in due volumi. Per l’intreccio creato da Jacopo De Michelis vedrei molto bene una serie televisiva tratta da questo libro.
Jacopo De Michelis lavora come editor per Marsilio, La stazione è il suo primo romanzo.
Consiglio questo libro a tutti coloro che amano le storie che vanno oltre l’apparenza, a tutti quelli che amano scavare nel profondo dei personaggi.
La stazione
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Davvero si può considerare positivamente un romanzo che in poche pagine di estratto esibisce almeno due errori da matita rossa? Tralasciamo la tecnica descrittiva, ridondante, ampollosa, noiosissima, ma è possibile che un editore come Giunti ammetta in poche righe: “Torna pure a fare il tuo lavoro, *******, che il mio lo so fare…” con un bel che senza accento (vale come perché o sbaglio?) e più di una volta “Chiamò quattro uomini e gli fece cenno di seguirlo”, “gli”? Dove è andato a finire il corretto "loro"? Cos’è, uno scherzo? Questo è il modo di trattare la Lingua italiana?