La voce di Eloisa di Antonella Grimaldi

Il romanzo La voce di Eloisa (LFA Publisher, 2021) di Antonella Grimaldi è ambientato in Toscana, precisamente a Monte Castello, città immaginaria di origine etrusca.
La storia, infatti, si snoda nella sua parte più antica, dove le strade strette e tortuose spezzano il vento e le case, addossate le une sulle altre, conservano tutti i ricordi del passato. In tale contesto, avviene il miracolo di una voce così bella, quella di Eloisa, da essere tutt’uno con il silenzio e la sconfinata vastità del paesaggio che circonda la città. Ma proprio tale infinita bellezza diverrà la causa della tragica morte di questa ragazza di umili origini, che era solita allietare i clienti della sua trattoria cantando nei dopo cena.

Il commissario Antonio Conte, durante l’indagine su questo atroce delitto, viene a trovarsi a tu per tu con una stupenda figura di donna, che vive la sua difficile esistenza con gioia e serena accettazione. Così, stende su di lei il suo struggente sguardo fatto di pietà e malinconia ed entrando in contatto con il variegato microcosmo dei personaggi, che danno vita alla sua ricerca investigativa, scopre un universo paradossalmente animato da piccoli - grandi eroi della quotidianità, gente capace di trovare la pace e la libertà stando ai margini di una società ingiusta, spesso disposta a inchinarsi al cospetto dei potenti e perfino ai loro lugubri rituali di potere. In questo modo, ripercorrendo la trama degli avvenimenti e lasciandosi avvincere dalla profonda integrità di questo mondo, Conte farà emergere il vero sull’assassinio di Eloisa, stritolata dalla vanità di un uomo ricco e invischiato in un’inquietante vicenda di malaffare.
L’efferatezza dell’assassinio di Eloisa fa risaltare ancor più il valore della figura del commissario, con la sua idea del bene e del male, che costituisce lo sfondo della sua attività professionale e dà spessore al romanzo rendendolo altresì importante.
Si tratta di un uomo molto bello, di inattesa sensibilità, che ha avuto un’infanzia estremamente difficile a causa della morte dei genitori in un incidente stradale.
È di origine abruzzese e il suo carattere è perciò forte e gentile, come quello della sua mammuccia, la sua nonna, che, in qualche modo, continua a guidarlo nella vita. Il lettore lo ama immediatamente per il suo Maggiolino, l’unico bene che gli è rimasto di suo padre, per il fatto che ha messo su un po’ di pancetta, per i suoi versi schietti e divertenti.

Anche il personaggio di Eloisa, splendida ragazza, un po’ ingenua, che spande intorno a sé amicizia e affetto, reca un notevole contributo al fascino della narrazione condotta con maestria dalla Grimaldi. Eloisa si fa presto notare in città per il fatto che intrattiene gli avventori della trattoria di famiglia con le sue incantevoli interpretazioni canore. È fidanzata con Marco Beltram, rampollo di una ricca famiglia torinese, che l’adora a motivo della sua bellissima voce e che svolgerà un ruolo di primo piano nella soluzione del caso.

La lettura di questo romanzo può ben essere equiparata alla contemplazione di un affresco, nel quale, tra i colori vividi con cui sono tratteggiati i vari personaggi e le diverse situazioni, si avverte un leggero ma potente alito di vita, che altro non è che l’impalpabile bellezza della voce di una giovane donna.
Non posso che consigliarne la lettura, anche in considerazione della purezza della scrittura dell’autrice, Antonella Grimaldi, che ci ha narrato una storia suggestiva e ricca di fascino con un linguaggio estremamente pulito ed essenziale.