Le memorie di una gatta di Lodovica San Guedoro

Malgrado le proverbiali doti funamboliche della nostra specie, è difficile anche per un gatto cominciare tutto in una volta a scrivere, quando non lo ha fatto mai prima . E per di più alquanto tardi. Ma io non la prendo così sul tragico.

Con queste parole si apre “Le memorie di una gatta”, nuovo romanzo di Lodovica San Guedoro pubblicato da Felix Krull Editore. Muzzi è la gattina protagonista e voce narrante del romanzo: nata a Firenze, nella casa di una nobildonna, la gatta era figlia di un’imponente persiana dal pelo ruggine e di un gatto comune, probabilmente nero come lei. Ecco la gattina ritrovarsi, in capo a pochi giorni dopo la sua nascita, presso i suoi nuovi padroncini, quelli che lei chiamerà, via via narrando le vicende, mia madre e mio padre. Muzzi, gattina assai insolita, respira in quella casa un’aria particolare: quella dell’amore per la letteratura che tanto anima il cuore della sua giovane padrona. Prima ancora di scoprire tante cose delle nuova famiglia, Muzzi viene già ricoperta dalle più tenere attenzioni quali esser coccolata nell’immenso lettone dalla nuova famiglia ed esser nutrita con cibo di gran qualità. Cosa desiderare di meglio? Nulla davvero, se non di far per sempre parte di quella famiglia e di condividerne vita e passioni. Sarà ciò che avverrà veramente; attraverso il racconto di tanti episodi, Muzzi ci parla tanto della sua amabile padrona che riconosciamo proprio nell’autrice, Lodovica San Guedoro. Man mano che il lettore assapora la narrazione, pagina dopo pagina, ci si accorge che questo romanzo così particolare è anche, in gran parte, autobiografico e che la gatta è un po’ l’alter ego della scrittrice. Attraverso gli occhi vivi di Muzzi, cui farà compagnia per tanto tempo un “fratellino”, il gatto Pio, si ripercorrono gli anni passati e , soprattutto, gli esordi in campo letterario dell’autrice stessa nonché della nascita della stessa casa editrice Felix Krull. Quanti ricordi ha questa gattina speciale e fortunata! In quanti luoghi diversi ha soggiornato insieme ai suoi padroni: ecco quindi l’incantevole Toscana con i suoi casolari, poi la troppo affollata capitale e tante altre città o case che la vedono per breve tempo ospite in attesa del ritorno della propria famiglia.

La narrazione scorre in modo assai gradevole e sapiente: il linguaggio è ricco ed elegante quasi voglia rispecchiare le signorili origini sia di Muzzi che dell’autrice stessa.
"Le memorie di una gatta" si rivela una piacevole prova di talento e la conferma dell’indubbia bravura di Lodovica San Guedoro.