Le persiane verdi
- Autore: Georges Simenon
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
- Anno di pubblicazione: 2018
“Le persiane verdi” (Adelphi 2018, titolo originale Les volets verts, traduzione di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio) fu scritto dall’autore belga Georges Simenon (Liegi 1903-Losanna 1989) nel gennaio del 1950 a Carmel by the Sea, in California, pubblicato da Presses de la Cité nello stesso anno è edito per la prima volta in Italia nel febbraio del 1957 da Mondadori nella traduzione dal francese di Bruno Just Lazzari.
Maugin, lei mi ha detto poco fa che ha cinquantanove anni. Ma il cuore che avevo davanti era quello di un settantacinquenne.
Émile Maugin è un celebre attore teatrale e cinematografico giunto all’apice della fama, che vive in un sobrio palazzo in Avenue George V in compagnia di Alice, la sua giovane seconda moglie, Baba la piccola figlia di Alice e una schiera di domestici. Come tutti gli uomini dotati di un forte carisma, Maugin è circondato dalla sua corte che lo ama e lo teme allo stesso tempo.
Una schiera di donnine facili, anche la cameriera Camille, alleggeriscono la fatica di vivere di Maugin, ma la sua compagnia preferita è la bottiglia, antidoto perfetto alla malinconia. Émile è un uomo che si è fatto da solo, venuto dal niente e partito dal nulla, “un campagnolo” della Vandea. Maugin ha costruito la propria carriera con la forza della volontà, certo che la gloria alla fine sarebbe arrivata.
Adesso però il medico Biguet dopo averlo visitato comunica all’artista che al posto del ventricolo sinistro, vi è “una specie di pera molle e avvizzita”. In altre parole l’attore può ancora vivere, a patto di essere prudente evitando gli eccessi di una vita frenetica, cioè di avere dei riguardi. È arrivato per Émile Maugin il tempo di fare un bilancio della propria esistenza, anche perché c’era voluto un bel po’ di tempo, di faccia tosta e tenacia per diventare dapprima Émile Maugin e poi semplicemente Maugin, il grande Maugin.
Spenti i riflettori, i volti erano diventati grigi, i vestiti scialbi, e lo studio assomigliava a una stazione dopo un bombardamento.
Il lettore che volesse cercare qualche verosimiglianza tra Émile Maugin e qualche famoso attore degli anni Cinquanta del XX Secolo, rimarrà deluso. Simenon nel tratteggiare questa straordinaria quanto indimenticabile figura maschile, stanca, egoista e demoralizzata che vagheggia quella piccola casa con delle persiane verdi (che rappresenta l’anima bella di Maugin che nessuno conosce), non ha tratto ispirazione da nessuna celebrità. Infatti:
Maugin non è ispirato né a Raimu, né a Michel Simon, né a W.C. Fields, né a Charlie Chaplin, che considero i più grandi attori del nostro tempo!
sottolinea nell’Avvertenza il prolifico Simenon. Quindi:
È Maugin, punto e basta, ha pregi e difetti che appartengono solo a lui e di cui io sono l’unico responsabile.
Forse questo è il libro che i critici mi chiedono da tanto tempo e che ho sempre sperato di scrivere.
Le persiane verdi
Amazon.it: 11,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le persiane verdi
Lascia il tuo commento